Sarri e Ronaldo, l'incontro in Costa Azzurra: la nuova Juve attorno a CR7
E' UNA PUNTA – Si sono parlati, si sono interrogati, si sono conosciuti. E Sarri ha ottenuto le risposte che voleva, perché ogni squadra di Cristiano Ronaldo non può che scendere in campo in un solo modo: con CR7 e altri dieci. Come sceglierli e sistemarli per farlo rendere al meglio, lo si capirà strada facendo. Di sicuro c'è che Ronaldo e Sarri insieme hanno capito e condiviso un dato di fatto: il fuoriclasse portoghese non è più un esterno, ma una punta. Che si allarga, se e quando vuole. Che deve giocare libera di seguire i propri istinti. Era facilmente ipotizzabile, da questo tete-a-tete in Costa Azzurra è arrivata la conferma. Che servirà anche a Fabio Paratici per capire come delineare il mercato in uscita, senza fretta. Ronaldo attaccante centrale e libero, per ora, non significa né 4-3-3 (o 4-3-2-1) da falso nueve né 4-3-1-2 al fianco di un centravanti puro o di una seconda punta alla Dybala e nemmeno che ci sia un unico assetto già perfetto. Significa però che il primo mattone della Juve di Sarri è stato messo, l'idea che ci sia un solo modo per far giocare Ronaldo (con Mario Mandzukic) è già stata spazzata via.