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  • Sassuolomania: come sta andando la stagione di Locatelli?

    Sassuolomania: come sta andando la stagione di Locatelli?

    • Luca Bedogni
    Al termine del derby tra Sassuolo e Parma (0-0), dopo aver apprezzato il 75% di possesso e più in generale la prestazione dei neroverdi (probabilmente una delle migliori del girone di ritorno), mi sono chiesto: ma come sta andando la stagione di Locatelli?
     
    Il centrocampista prelevato dal Milan a inizio anno è stato uno degli acquisti più importanti della storia del Sassuolo. Il più costoso: un’operazione da 12 milioni, 2 di prestito oneroso e gli altri 10 di riscatto obbligatorio. Carnevali ha recentemente dichiarato che “nel suo ruolo non ce ne sono tanti così in Italia”. Conclusione: “Siamo soddisfatti delle sue prestazioni”.
     
    In effetti il classe ’98 ha ripagato finora con numeri interessanti: in 24 presenze, 2 gol e 4 assist. E in Coppa Italia l’ha messa in rete un’altra volta. Dunque 3 gol e 4 assist in totale. È già il suo anno migliore, dal momento che in rossonero non era andato oltre i 2 gol. Soprattutto nelle assistenze, tuttavia, ha fatto un balzo serissimo in avanti. Al Milan, in campionato, non era riuscito ad effettuarne neanche una. Ma l’assist, si sa, è un indice di libertà. Probabilmente il suo modo di giocare ora è più libero, tenta cose che lassù a Milano magari non provava nemmeno. Inoltre è diventato definitivamente una mezzala. Almeno per quest’anno, almeno con De Zerbi.
     
    È giusto segnalare a questo punto la relazione fra assist, gol e “nuovo” ruolo. Da quando Locatelli è stato spostato mezzala infatti (il 5 dicembre in Coppa col Catania), il suo gioco ha assunto uno stile spiccatamente più offensivo. Contro gli Etnei andò subito in rete. Il 22 dello stesso mese, all’Olimpico, contro la Roma, mandò in porta splendidamente Babacar per il 3-1, dopo essersi smarcato tra le linee giallorosse quasi come un trequartista. Nel girone di ritorno, ventunesima giornata, segnò al Cagliari in tap-in, con un inserimento in area tipico da centrocampista offensivo. La domenica dopo, andando a raccogliere quasi sul dischetto una sponda di Babacar, fece l’assist per Djuricic contro il Genoa, mentre il suo primo quarto d’ora con la Juve, al Mapei Stadium, fu decisamente spettacolare: sfiorò addirittura un altro gol all’incrocio con un gran tiro dal limite, deviato in angolo da Szczesny. A San Siro poi strappò al suo vecchio pubblico gli applausi e contro il Chievo, nella partita forse più delicata dell’anno, segnò di nuovo e, prima del gol, mise un cioccolatino sulla testa di Demiral, battendo un corner.
     
    Tutto questo è conseguenza di un primo tempo orribile al San Paolo, nel girone d’andata. Era il 7 ottobre quando De Zerbi si rese conto definitivamente che il talento di Locatelli era ancora troppo fragile per poter giocare in una zona di campo così nevralgica, davanti alla difesa. L’ex centrocampista del Milan cadde in un errore di palleggio che portò direttamente all’1-0 per i partenopei. Poi il black-out e la sostituzione all’intervallo. Fu da quel momento in avanti un girone d’andata molto altalenante: tante panchine risalgono a quel periodo, fino alla partita di Coppa col Catania, in cui evidentemente si sbloccò qualcosa. De Zerbi cominciò ad abbassare Sensi in regia, invertendo così le sue idee di partenza. Locatelli era la sua nuova mezzala sinistra, Sensi poteva fare tranquillamente il jolly.  
     

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