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  • Sassuolomania: entrano i big e il Verona rivelazione crolla. Cosa ci fa davanti al Sassuolo?

    Sassuolomania: entrano i big e il Verona rivelazione crolla. Cosa ci fa davanti al Sassuolo?

    • Luca Bedogni
    Dunque il Verona era questo, la squadra rivelazione del torneo. Hanno 39 punti gli uomini di Juric, come il Parma. E il Cagliari ne ha 38, adesso, il Bologna 37. Finalmente dodicesimo arriva il Sassuolo a 34. C’è qualcosa che non torna. Senza nulla togliere alle concorrenti, i neroverdi sono più forti. Ma stanno sotto.
     
    Contro l’Hellas il Sassuolo ha fatto il 68% di possesso palla. 13 tiri totali contro 6. 8 occasioni da gol contro 3. Il portiere Silvestri è stato protagonista indiscusso della ripresa malgrado abbia subito 3 gol. Cosa che non possiamo certo dire di Consigli. Gli scaligeri hanno giocato con un’accuratezza nei passaggi del 71%, il Sassuolo dell’ 86%. La squadra di De Zerbi è riuscita a completare ben 497 passaggi, l’Hellas solamente 182. Inoltre i neroverdi hanno regalato un gol: il terzo, quello di Pessina (che fin lì manco si era sentito…). E sono stati frivoli sul raddoppio di Stepinski (Peluso!). L’uno a zero invece si poteva prendere. Insomma, se questo Verona è una squadra che sogna l’Europa, il Sassuolo cosa deve fare? Non avete visto la differenza di rosa?
     
    Quando De Zerbi ha cominciato a buttare dentro i titolari, il Verona si è rivelato palesemente e gradualmente inferiore. Ma ahimè era già in vantaggio di due gol. Perciò l’impresa è stata rimediare. Il che di fatto ha lasciato ai neroverdi un altro punticino. Sono due in tre partite. Passettini. A guardarlo ora è stato un bel tritacarne, Atalanta, Inter e Verona: tre squadre belle impegnative da un punto di vista fisico. Un’altra rosa ne usciva con le ossa rotte, e magari zero punti. La più forte, l’Inter di Conte e la rivelazione del campionato. Sono due pareggi e una sconfitta, sì, ma c’è dentro molto altro.   
     
    La turnazione è reale, pianificata con criterio e fiducia. Altrove la credibilità del turnover è di gran lunga inferiore, prevale la necessità. Detto ciò esistono comunque delle differenze. Quando ieri è entrato Boga, per quanto bene avesse fatto Haraslin (alla prima da titolare, come vi avevo preannunciato), si è sentito. E paradossalmente ho visto un cambio di marcia ancora più sensibile quando sono entrati Traorè e –soprattutto- Chiriches e Obiang. De Zerbi aveva tanti assi nella manica, Juric soltanto delle riserve: Pazzini, Badu ecc… Il miglior Verona se l’è giocata per un tempo contro la squadra B del Sassuolo, è finito in vantaggio a inizio ripresa grazie a una serie di pocci neroverdi, quindi è crollato davanti ai cambi di lusso del club emiliano.
     
    In questo nuovo scenario –il Sassuolo gioca già mercoledì sera all’Artemio Franchi- non ha più senso contestare il turnover. Bisogna conviverci nella consapevolezza di essere molto più fortunati di altri. L’emergenza deve responsabilizzare tutta la rosa, ed è bello vedere attuarsi la fiducia del mister. Dare possibilità, dare minuti, coinvolgere. È un calcio nuovo anche per questo. Crescono per forza i giocatori, forse cresciamo un pochino anche noi.

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