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  • Sassuolomania: il debutto di Muldur, altro turco promettente

    Sassuolomania: il debutto di Muldur, altro turco promettente

    • Luca Bedogni
    La sconfitta (2-1) del Sassuolo a Torino era facilmente preventivabile. L’assenza di Berardi, il conseguente cambio di modulo, la condizione fisica e mentale differente tra le due squadre, la struttura e il gioco consolidato degli uomini di Mazzarri a fronte di un Sassuolo in gran parte rinnovato… erano tutti fattori. Non alibi ma fattori. Nondimeno i neroverdi hanno sfiorato il pareggio nel finale, disputando specialmente nella ripresa una prestazione positiva. Senza parlare del raddoppio decisivo di Zaza, che è stato un vero e proprio colpo di fortuna.
     
    Tra le note positive della serata (il secondo tempo di Obiang, Traorè trequartista, il gol di Caputo, la personalità di Raspodori..),  va segnalato l’ingresso in campo del nuovo acquisto Mert Müldür al 24esimo minuto della ripresa. Un ventenne alto quasi uno e novanta, agile e tecnico, che si è subito fatto valere sulla fascia destra, al posto del più abbottonato Toljan.
     
    Scuola Rapid Vienna (dopo il settore giovanile, 23 presenze in terza divisione con la seconda squadra nel 17/18, più altre 23 in prima l’anno successivo, con ben 7 gettoni in Europa League), il classe ’99 turco è al momento l’ultimo colpo del mercato del Sassuolo in entrata. È arrivato a fari spenti, Müldür, ma De Zerbi lo ha subito lanciato nella mischia, segno evidente di grande fiducia. Un po’ come fece con un altro turco, Merih Demiral.  
     
    Elemento ulteriore e concomitante su cui riflettere, il prestito di Adjapong al Verona. Partito Lirola, anche il terzino destro di ‘riserva’ è stato ‘scaricato’ da De Zerbi. Ciò comporta una rivoluzione netta in quel ruolo, la concorrenza di due giocatori completamente nuovi e soprattutto diversi. Diversi dai predecessori, ma soprattutto diversi anche tra loro. Chi sarà infatti il titolare tra Toljan e Müldür?
     
    A prima vista sembrano possedere doti complementari: uno è un terzino ‘di possesso’ (il tedesco), l’altro ‘di spinta’ (il turco). Uno sembra sparire nella manovra, devoto com’è a un’idea di ordine e pulizia razionale al limite tra intelligenza e compitino, l’altro è invece immediatamente visibile, persino appariscente con quella stazza e quella bella falcata a cui si abbinano giocate più verticali e rischiose. Non a caso De Zerbi ha preparato il suo ingresso in campo a Torino con un bilancino sulla sinistra (Peluso per Rogerio). E poi uno resta dietro sulle palle ferme, l’altro invece va a saltare (vedere i suoi gol col Rapid per credere..).
     
    Forse all’interno della stessa partita Toljan e Müldür sono carte spendibili a seconda delle circostanze. Due terzini, due funzioni. Una conferma in più sul fatto che la rosa del Sassuolo, ancorché incompleta, tenda al sofisticato quest’anno.
     

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