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  • Sassuolomania: Sensi fragile? Marotta si fa la domanda sbagliata. O forse vuol fare uno scambio...

    Sassuolomania: Sensi fragile? Marotta si fa la domanda sbagliata. O forse vuol fare uno scambio...

    • Luca Bedogni
    Quante possibilità ci sono che l’Inter non riscatti Sensi? Praticamente nessuna visto il patto d’onore stipulato l’estate scorsa da Marotta e Carnevali. Ma se il campionato saltasse definitivamente? Ecco, forse qualcuna in più. E in effetti c’è già chi parla di un Marotta dubbioso, o quanto meno pensieroso al riguardo.

    Completare l’operazione significherebbe infatti spendere una cifra considerevole per un giocatore che, da un lato, con l’arrivo di Eriksen rischia di non essere più una prima linea, dall’altro pare non poter garantire nemmeno un certo numero di presenze. Sensi, a Milano, hanno il dubbio che si rompa un po’ troppo spesso. Non si discute la qualità del giocatore, preoccupano soltanto i diversi infortuni occorsi durante la prima stagione nerazzurra. Forte ma fragile, insomma, Sensi ha già questa nomea. Ma è poi fondata?

    È davvero un giocatore così fragile Stefanino? Ce lo siamo chiesti, e siamo andati a guardare un po’ indietro, fino agli anni in Lega Pro, col San Marino. Nel 2013/14, arrivato dalla Primavera del Cesena e al debutto coi grandi, fa 26 presenze su 30 gare: zero infortuni. L’anno seguente, sempre al San Marino, addirittura 33 su 38 partite (8 gol!): ancora zero infortuni. Così nell’estate del 2015 torna al Cesena, dalla Lega Pro alla Serie B: su 42 gare colleziona 31 presenze, sempre meglio e, soprattutto, ancora zero infortuni.

    Arriva in A, nell’ultimo Sassuolo di Di Francesco. Forse paga il salto, forse i carichi sono diversi, fatto sta che Sensi ha un calo vistoso di presenze (16) e resta fuori ben 10 giornate (non consecutive) per vari guai muscolari. L’anno dopo, con Bucchi e Iachini, più o meno stessa musica (17 presenze), ma stavolta i problemi sono al polpaccio e agli adduttori.

    Poi, stranamente, qualcosa cambia nel 2018/19, la stagione con De Zerbi. Sensi torna a timbrare 28 presenze. Nessun guaio muscolare, soltanto nelle ultime due giornate una frattura alla mano gli impedisce di raggiungere le 30 presenze su 38 gare complessive. Finalmente ha avuto tempo e modo di esprimersi, in fondo un po’ come a Cesena e San Marino. E quando può giocare con continuità, Sensi incanta le big. Finisce dunque all’Inter di Conte, ma dopo un avvio scoppiettante si fa male proprio contro la Juventus. Tornano fuori i problemi agli adduttori. Al rientro, tempo poche gare e si fa male di nuovo: indovinate a cosa? Polpaccio.

    E ora Inter e interisti si domandano che fare con lui. Ma se il problema non fosse lui? Se fosse tutta una questione di carichi e tipologia di allenamento? Sarebbe interessante ad esempio poter confrontare le sedute di Conte con quelle di De Zerbi.
    È Sensi che è fragile o è il metodo Conte che non gli si addice? Quel suo gioco dispendioso?   

    Dato che questo che viene sarà probabilmente il mercato degli scambi, non sono da escludere due scenari (comunque sorprendenti). Il primo: l’Inter potrebbe riscattare Sensi per poi scambiarlo all’esterno col blaugrana Arthur. Il secondo, ma è solo una suggestione che butto lì visto che si sta parlando molto della sua esplosione: trovata una formula col Sassuolo, l’Inter potrebbe arrivare a Locatelli (nuova fiamma) tramite il piccoletto di Urbino (vecchia fiamma), che a quel punto tornerebbe alla corte di De Zerbi per ritrovare continuità. Ma non credo, no, non succederà.     
     

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