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  • Sassuolomania: viva la gioventù neroverde. Uscire dalla Coppa così non fa male

    Sassuolomania: viva la gioventù neroverde. Uscire dalla Coppa così non fa male

    • Luca Bedogni
    Dopo l’exploit di Stefano Turati all’Allianz Stadium, De Zerbi ci ha preso gusto e in occasione del quarto turno di Coppa Italia, al Mapei Stadium contro il Perugia, ha schierato una formazione zeppa di giovani. Chi più chi meno debuttante.

    Tra i pali stavolta c’era il classe 2001 Alessandro Russo, portiere arrivato dall’Under 19 del Genoa questa estate. In difesa addirittura un 2002, il primo della storia neroverde. Stefano Piccinini è un centrale che chiamare 2002 forse è persino esagerato, visto che è nato il 31 dicembre. Eppure da quando si allena con la prima squadra ha impressionato lo staff tecnico, e a tal punto, da arrivare a meritare la titolarità in questa occasione. Piccinini contro il Perugia ha giocato centrale destro in una difesa a tre piuttosto inedita, con Obiang al centro e Peluso a sinistra. Sì, Obiang il centrocampista, proprio lui. Il difensore sedicenne ha mostrato subito buona personalità, ben figurando soprattutto in fase di costruzione. Sulle fasce c’erano poi Muldur e Tripaldelli, ma questi già li avete visti in campionato. Malino entrambi, comunque. In mezzo al campo, la maturità di Duncan e Bourabia, davanti ai quali agivano Mazzitelli e Traorè. Noi ce lo dimentichiamo spesso, ma Junior Traorè è soltanto un 2000.

     Infine, unica punta, Giacomo Raspadori. E qui dico finalmente. Finalmente lo abbiamo potuto osservare in azione per tutta una partita intera. L’attaccante, anche lui un classe 2000, è un prodotto del vivaio neroverde ancor più di Piccinini, che è cresciuto invece nella Reggiana. In campionato Raspadori ha raccolto solo 11 minuti finora, poco per farci capire qualcosa. Per la prima volta in una gara ufficiale, la piccola punta ha provato a fare reparto da solo, senza l’aiuto dei big. Non deve essere stato semplice. Nondimeno Raspadori ha creato occasioni, almeno una nitida per tempo. Nella prima frazione ha messo in porta con un bel guizzo Traorè, che si è mangiato un gol già fatto. Nella ripresa invece, dopo aver recuperato un pallone al limite dell’area avversaria, ha sprecato lui una chance importante, calciando con poca efficacia di mancino un diagonale che poteva uscirgli meglio. Insomma, con un pizzico in più di fortuna e convinzione, il ragazzo poteva bagnare l’esordio da titolare con un gol o un assist. Invece niente riflettori puntati, malgrado la prestazione positiva e la prova difficile. Nel finale, per completare l’opera, De Zerbi ha messo in campo un altro Primavera, il classe 2000 Jacopo Pellegrini.

    Poco importa il risultato: 1-2 per il Perugia, che dovrà vedersela ora con il Napoli. È stata la settimana della gioventù neroverde, e De Zerbi ha fatto bene a non rischiare niente. Domenica arriva il Cagliari di Maran quarto in classifica.     
     

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