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  • Schick porta la Roma ai quarti, ma è un potenziale campione solo con l'Entella?

    Schick porta la Roma ai quarti, ma è un potenziale campione solo con l'Entella?

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Alla fine di Roma-Entella 4-0 la domanda è una sola: Patrik Schick è un potenziale campione solo contro le squadre di serie C o la partita valida per gli ottavi di Coppa Italia segna l’inizio di una nuova carriera? La risposta non arriverà tanto presto se il ceco non dovesse vincere la concorrenza di Dzeko in campionato e in Champions. Ma se Di Francesco continuerà a dargli un minimo fiducia e Schick a rispondere come contro l’Entella la speranza dei tifosi giallorossi di ritrovare un giocatore diverso da quello visto finora sarà ben riposta.

    Schick ha segnato due gol, ma ne avrebbe potuti fare altrettanti. E ha sfornato un assist bello ed essenziale. Certo, ancora non è feroce, non ha gli occhi iniettati di sangue, non mostra la fame atavica di chi deve prendersi la vita. E’ bello ed algido, elegante e mite, non sgomita, non lotta. Forse non ne ha bisogno, forse non si sente adatto a pensare alla partita come ad una tenzone. Contro l’Entella ha cominciato bene sia il primo tempo (gol di tacco su assist di Under dopo 24 secondi) che la ripresa (rete del 3-0 di precisione dopo assist di Kluivert), ma ha messo se stesso anche dentro tutta la partita: con un paio di colpi di testa pericolosi (uno fuori di poco, l’altro sventato da Paroni, portiere dell’Entella), molto movimento in profondità, l’assist (anche questo di tacco) per il subentrato Marcano quando all’intervallo non mancavano che pochi secondi.

    Scrivere che Schick è stato il migliore è doveroso, anche se è altrettanto doveroso chiedersi se la Roma possa rinunciare a Dzeko per lui, come non è ancora chiaro cosa potrà fare contro avversari più muniti e rigorosi di quelli liguri. Dispiace fare questi distinguo anche quando Schick segna e fa segnare, gioca e fa giocare, ma il calcio non è una partita, meno che mai contro l’Entella. Troppa la differenza tecnica, troppa la timidezza della squadra di Boscaglia, esiziali i momenti in cui sono stati subiti i gol. L’Entella, sotto da subito, avrebbe potuto pareggiare solo con tiri da fuori o da calcio di punizione. Su una, procurata da Mota Carvalho contro un ancora intirizzito Marcano (ha sostituito Juan Jesus dopo otto minuti), Nizzetto ha aggirato la barriera, cogliendo impreparato Olsen che ha respinto centralemente, sulla palla sono piombati in tre ma Eramo, il meglio piazzato, ha tirato addosso al portiere romanista.

    Forse, se quella palla fosse entrata, avremmo visto almeno uno scampolo di partita più combattuto o più equilibrato. Invece la Roma ha ripreso l’iniziativa e, pur senza alzare troppo i ritmi, ha tenuto sotto controllo la gara. Qualche preziosismo di troppo, soprattutto nei colpi di tacco, si è visto nei paraggi della porta avversaria e questo ha irritato il pubblico perché sembrava che la Roma stesse scherzando con il suo recente passato. Alla fine, però, il gol del 2-0 ha tranquillizzato anche Di Francesco

    Il problema della squadra e del suo allenatore non era l’Entella, ma la sequela di infortuni che si sta registrando. Agli assenti ufficializzati alla vigilia (Mirante, Manolas, Nzonzi, De Rossi, El Shaarawy) si è aggiunto Perotti (problema muscolare) a pochi minuti dall’inizio e, a neanche dieci minuti dopo il fischio d’avvio, anche Juan Jesus (problema ad un ginocchio che preoccupa assai). Ora ci si interroga su chi recupererà Di Francesco per la gara di sabato pomeriggio con il Torino, alla ripresa del campionato. Per me la coppia di centrali difensivi formata da Fazio e Marcano non offre garanzie sufficienti. Se Manolas non ce la facesse, meglio provare con Kolarov centrale come  Eusebio ha fatto in allenamento.

    Se Schick sta benissimo, Pastore (autore del quarto gol) non è ancora del tutto efficiente. Magari c’entrasse la condizione fisica (ci sarebbe una speranza) è che proprio il giocatore partecipa poco al gioco e quasi mai lasciando un’impressione autorevole. Anche lui avrebbe potuto segnare un altro gol, ma servirebbe una determinazione che non ha. E se uno non ce l’ha, non se la può dare.

    IL TABELLINO
     
    Roma-Virtus Entella 4-0 (2-0 primo tempo)

    Marcatori: 1′, 47′ Schick, 2’st Marcano, 30’st Pastore
    Assist: 1’ Under, 47’ Schick, 2’st Kluivert, 29’st Kluivert 

    Ammoniti: Marcano, Eramo, Baroni

    Roma (4-2-3-1): Olsen; Karsdorp, Fazio, Juan Jesus (9′pt Marcano), Kolarov; Cristante, Lo. Pellegrini (37’st Riccardi); Under (31’st Zaniolo), Pastore, Kluivert; SchickAll.: Di Francesco

    Virtus Entella (4-3-1-2): Paroni; Belli, Pellizzer, Baroni, Cleur; Eramo, Paolucci (25’st Ardizzone), Nizzetto; Adorjan (1’st Icardi); Mota Carvalho, Caturano (1’st Mancosu).

    All.: Boscaglia

    Arbitro: Di Paolo

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