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  • Sconcerti a CM 'Juve stanca, l'Atalanta vincerà la Coppa Italia. Spalletti non è un vincente, Piatek il miglior colpo'

    Sconcerti a CM 'Juve stanca, l'Atalanta vincerà la Coppa Italia. Spalletti non è un vincente, Piatek il miglior colpo'

    • Furio Zara
      Furio Zara
    Coppa Italia choc dopo le eliminazioni delle big. Juve stanca, Napoli che ha staccato, Roma troppo giovane. Spalletti sopravvalutato? Può essere. Piatek un mostro, Bakayoko vero «acquisto» del Milan. E occhio all'Atalanta: può vincere la Coppa.
     
    Sconcerti, quali sono state le sorprese della Coppa Italia?
    «Direi la dimensione delle sconfitta della Roma, il 7-1 di Firenze. Anche la Juve eliminata è una sorpresa, ma che potesse succedere era nell’aria. E poi di fronte aveva l’Atalanta, una grande squadra».

    Cosa sta succedendo alla Juventus?
    «Non so se sia un problema di preparazione invernale, questo lo capiremo presto. Per ora si può dire che in nessuna delle tre partite del 2019 - contro Chievo, Lazio e Atalanta - si è vista una Juve leggera. La squadra mi sembra stanca, sgonfia, ma più di tutto stressata».

    Ci sono anche limiti tecnici? Penso a una difesa che con Rugani e De Sciglio non è all’altezza della coppia Bonucci-Chiellini. E penso alla partenza di Benatia.
    «E’ chiaro che se parti con Rugani e De Sciglio titolari sai che qualcosa lascerai. Alla Juve sono stati dei signori a lasciar andare via Benatia, lui voleva andarsene ed era chiaro che il rapporto era rotto, ma ora lui manca come il pane. Certo, si discute molto della difesa, ma va sottolineato che anche Cristiano Ronaldo si è perso nel grigiore generale. Contro Lazio e Atalanta non si è quasi mai visto. E comunque senza Pjanic in campo mi sembra che la squadra abbia perso la rotta».

    Parliamo di Inter: pensi che Spalletti sia un allenatore sopravvalutato?
    «Per il terzo posto no, ma è uno che non ha mai costruito squadre che vincono. Quest’anno è stato anche sfortunato: la scelta di Nainggolan gli si è rovesciata contro. Un po’ per gli infortuni, un po’ per il carattere del belga, un po’ perché a Roma è esploso Zaniolo. Ma il problema è che l’Inter di Spalletti in tutto questo tempo non è cambiata di una virgola. Ci sono periodi dentro ad una partita in cui l’Inter sembra capace di fare qualcosa in più, ma poi scompare, ecco: l’Inter è una squadra che prima o poi scompare. C’è poi un problema di reparto. A centrocampo, nonostante la migliore intuizione di Spalletti sia stata quella di mettere Brozovic regista, questa squadra non ha mezzali. Non le ha da anni. Da anni, il mercato non dà soddisfazioni in questo senso».

    Il Napoli di Ancelotti è fuori dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia, lontano dalla Juve in campionato.
    «E’ un Napoli sgonfio, che ha piena consapevolezza di non vincere e quindi ha mollato, inconsciamente, ma l’ha fatto. Si vede subito perché abbassa il ritmo e diventa prevedibile. Detto questo Ancelotti può ancora vincere l’Europa League e comunque - finora - ha fatto una grande cosa in chiave mercato: ha rimesso in circolo circa 100-120 milioni, ovvero il valore di quei giocatori che con Sarri giocavano poco».

    Di Francesco va sostituito subito?
    «No, non va cacciato. Di Francesco è un bravo allenatore. Mi sembra sbagliata l’accoppiata formata da lui e Monchi. Sono due menti che pensano la stessa cosa, pensano cioè ad una squadra che punti su una diversità fatta dai giovani. Ma è una scelta che devi dosare. Invece se Di Francesco va in quella direzione, Monchi spinge. E l’accoppiata non funziona».

    A Firenze ha preso una batosta epocale.
    «Sì, certo, ma mi stupisce chi parla di colpe della difesa. Che c’entra la difesa? Olsen è un buon portiere, Manolas è un ottimo marcatore. Il problema non sono loro. Come fai a difendere con un centrocampo formato da Pellegrini, Zaniolo e Cristante? Ai lati poi ci sono giocatori leggeri, come Kluivert e Under. Insomma la Roma è bellina quando attacca, ma due gol li prende sempre».

    Chi la vince questa Coppa Italia? Fai un pronostico.
    «Io dico l’Atalanta. Gioca bene, ha un grandissimo allenatore come Gasperini. Sarebbe più avanti anche in campionato se non si fosse inceppata all’inizio della stagione, come sempre capita alle squadre di Gasperini. Quest’anno ha vinto solo una volta nelle prime otto giornate».

    Chiudiamo con il mercato. Chi ha fatto il colpo?
    «Il Milan con Piatek. Ha portato la sua diversità, non so ancora se è un attaccante straordinario, ci vuole tempo per capirlo. Ma riassume tecnica e fisico in un modo che fa spavento. Lui e Paquetà hanno molto migliorato il Milan. Paquetà per esempio l’ha migliorato solo per il fatto di esserci: facci caso, con lui accanto Bakayoko è diventato fondamentale, preziosissimo».

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