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  • Sconcerti a CM: 'Spalletti disperato e solo, ma su Icardi ha ragione. Il Milan ha abbandonato Gattuso'
Sconcerti a CM: 'Spalletti disperato e solo, ma su Icardi ha ragione. Il Milan ha abbandonato Gattuso'

Sconcerti a CM: 'Spalletti disperato e solo, ma su Icardi ha ragione. Il Milan ha abbandonato Gattuso'

  • Furio Zara
    Furio Zara
Le parole di Spalletti. Il futuro suo. E di Icardi. Conte alla finestra. E poi il Milan che sta sfuggendo di mano a Gattuso, la società che tace. La Roma alla deriva. La corsa Champions. E infine la Juventus, ormai proiettata solo verso l'Ajax. Di questo e di altro - stimolati dalle domande dei lettori di 100° Minuto - abbiamo parlato con Mario Sconcerti.

Sconcerti, cosa ti ha colpito di più delle parole di Spalletti?
"Quando dice che non si può fare la formazione con gli avvocati. Le parole sono corrette, ha ragione lui. Le scelte che ha fatto su Icardi pure, come si può far giocare uno che è fuori da più di quaranta giorni? Ma ciò che mi ha colpito davvero è stata la sua disperazione. L’hanno messo spalle al muro. Si capisce perfettamente che la faccenda è scappata di mano a tutti. E Spalletti ha realizzato di essere rimasto solo".

Spalletti resterà all’Inter?
"Ho impressione che non possa più essere l’allenatore dell’Inter. E’ caduto in un trappola. E’ una mia opinione, ma penso che il prossimo allenatore dell’Inter sarà Conte. Non è una notizia, è solo un’opinione che mi sono fatto mettendo insieme un po’ di cose".

E sul futuro di Icardi nerazzurro che ne pensi?
"Ora il problema non è più cosa pensa Spalletti, ma cosa pensa Conte, o comunque cosa pensa il nuovo allenatore dell’Inter. A uno come Icardi credo che Conte non rinunci tanto facilmente, le sue squadre hanno sempre giocato con un centravanti di quel tipo. E lo stesso discorso vale per Nainggolan. A un giocatore con le sue caratteristiche, Conte non rinuncerebbe mai. Ma Nainggolan è stato a lungo un problema per l’Inter".

Corsa Champions. Chi vedi favorito per il3° e 4° posto?
"Le solite tre, Inter, Milan e Lazio. La Roma? E’ una squadra alla deriva, domenica il Napoli si è allenato. L’Atalanta sta meglio di tutte, ma gli manca la Storia. E la Storia alla fine qualche puntolo fa. Penso però che un’eventuale qualificazione in Champions dell’Atalanta darebbe un segnale di speranza ad un altro tipo di calcio".

E al Milan che succede?
"Vedo Gattuso in difficoltà. La società dov’è? Come lo difende? Adesso - nel momento in cui l’allenatore non ti basta più - tutto tace". 

Dicevamo della Roma alla deriva.
"La Roma è una squadra disconnessa e senza equilibri. I giovani non si sono collegati con i vecchi e viceversa. Se De Rossi e Dzeko avessero fatto la loro parte, questa sarebbe una buona squadra; ma se parliamo ancora di Schick che si deve svegliare allora non ci siamo".

Trovo desolante che Pallotta se ne esca con l’insulso: «Tiriamo fuori le palle».
"Al di là dello slogan, che trovo anch’io inutile, provo ad analizzare tecnicamente la questione. Le palle sono come il coraggio di Don Abbondio. O ce l’hai o non ce l’hai. La verità è che i giocatori vanno comprati con le palle. Non lo scopri a marzo se i tuoi giocatori le hanno o no".

Chiudiamo con la Juventus: come si avvinca alla Champions?
"L’infortunio di Cristiano è importante, sappiamo che è in dubbio, forse ce la fa o forse no, credo verrà deciso all’ultimo momento, ma sappiamo che nella partita di ritorno sicuramente giocherà. L’Ajax è un avversario molto carino, crescerà ancora, gioca bene, certo. Ma è un avversario battibile. Questa è una partita che vinci con Emere Can e Matuidi. Io credo che non ci siano problemi di passare il turno per la Juventus".

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