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  • Scoperto dal primo agente di Messi, il Barcellona sfiorato e il record in Liga: Lazio, ecco il baby prodigio Romero
Scoperto dal primo agente di Messi, il Barcellona sfiorato e il record in Liga: Lazio, ecco il baby prodigio Romero

Scoperto dal primo agente di Messi, il Barcellona sfiorato e il record in Liga: Lazio, ecco il baby prodigio Romero

  • Tommaso Cherubini
La nuova Lazio guidata da Sarri si prepara ad accogliere Luka Romero, talento offensivo classe 2004. Lo acquista a zero, verrà pagato giusto un minimo indennizzo al Maiorca. È un ragazzo che ha raccolto solo 9 presenze nel calcio professionistico, ma di cui si parla molto bene da tempo. I motivi sono diversi, andiamo con ordine. I genitori di Romero sono argentini ma lui e Tobias, fratello gemello, sono nati in Messico quando papà Diego giocava là. Era un centrocampista che ha girato tante squadre in Sudamerica, vivendo una discreta carriera. La famiglia Romero poi si trasferisce in Spagna, paese d'origine del nonno, e Luka entra nelle giovanili del Maiorca a 11 anni. Lì ce lo porta Horacio Gaggioli, il procuratore che fece firmare, su un tovagliolo di carta, il primo contratto da professionista a Leo Messi, il suo idolo insieme a Maradona. Per questo motivo, oltre che per origini e caratteristiche tecniche, lo hanno soprannominato Mini Messi, ma gli piace anche come gioca Dybala. E pensare che ha pure rischiato di entrare nella Masia: dopo un provino di una settimana il Barça lo voleva, ma a causa di alcuni problemi burocratici non poté tesserarlo.

L'ARGENTINA E IL RECORD IN LIGA - Il fratello Tobias, che gioca in porta, ha deciso di rappresentare il Messico. Luka, invece, ha scelto l'Argentina, con il debutto arrivato nel Sub-15 del 2019. Prototipo dell'enganche argentino, trequartista basso di statura (165 cm) a cui piace giocare tra le linee. “È mancino, rapido, malizioso, competitivo. Può anche adattarsi a giocare sulle fasce. A me ricorda David Silva”, così ne aveva parlato Dani Pendin, secondo allenatore del Maiorca, a Estudio Estadio. Che Luka sia un predestinato lo racconta il record che ha conseguito a giugno 2020, data del debutto in Liga: 7 minuti contro il Real Madrid che lo hanno fatto diventare, a 15 anni e 219 giorni, il più giovane di sempre a giocare nel campionato spagnolo. Per far sì che succedesse, il Maiorca ha addirittura dovuto chiedere un permesso, perché nello Statuto dei lavoratori spagnolo è vietata l'ammissione al lavoro ai minori di 16 anni.

IL PRIMO GOL DEDICATO A DIEGO - Quest'anno in Segunda Division ha collezionato solo 102 minuti, il Maiorca era consapevole di avere un gioiello in casa ma non voleva bruciarlo. Lo scorso novembre, comunque, Romero ha trovato anche la sua prima rete tra i professionisti, siglata contro il Logroñes: servito tra le linee al limite dell'area, controlla con il mancino, si gira e calcia in diagonale. Un biglietto da visita delle sue migliori qualità. E la dedica speciale indirizzata a Maradona, deceduto pochi giorni prima: “Questo gol è per te, D10S” ha scritto nel post sul suo profilo Instagram. Chi lo conosce lo dipinge come un ragazzo dal comportamento eccellente, maturo e con la testa sulle spalle nonostante l'età. Dovrà crescere, concludere il suo sviluppo fisico e migliorare in alcuni aspetti del gioco, ma le qualità sono eccelse. Il paragone con Messi, proibitivo come in tutti gli altri casi, andrà accantonato il prima possibile. Ora si sfrega le mani la Lazio, aspettando di vederlo sui campi della Serie A e, chissà, innamorarsi di nuovo di un mancino di classe argentina.

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