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  • Serie A senza indizi, nessuno conosce la sua identità: i dubbi su Sarri e il problema umore dell'Inter
Serie A senza indizi, nessuno conosce la sua identità: i dubbi su Sarri e il problema umore dell'Inter

Serie A senza indizi, nessuno conosce la sua identità: i dubbi su Sarri e il problema umore dell'Inter

  • Mino Fuccillo
    Mino Fuccillo
Campionato senza indizi, nessuno sa chi davvero è. Tutte, proprio tutte le squadre, hanno fatto un deludente pre-campionato. Brutto a guardarsi: stentato, anchilosato, rugginoso. Si sono volutamente nascoste? Era calcio d'agosto e questo spiega tutto? Non proprio: tornei improbabili sparsi per i continenti e incontri in patria con squadre molto minori sono stati una scelta. Forse dipende da questo il poco, nulla e/o indecifrabile visto? Ora cambia subito musica e tra 10/15 giorni Juve, Inter e Napoli giocano come City e Tottenham l'altra sera? Credeteci se volete, ma non scommetteteci.

La Juve non sa chi è davvero e non lo sa a sei giorni dalla prima partita da tre punti. Aleggia vago il sospetto, solo il sospetto, che il Sarrismo, se davvero esiste, non ci azzecchi con la Juve. Sospetto infinitesimale, ma è un tarlo. E poi Dybala e Mandzukic davvero da vendere? L'Inter doveva e dovrebbe essere la più consapevole di se stessa, della sua identità. Godin, Barella, Lukaku ed ora Sanchez. Non poca cosa. Ma l'umore dell'Inter e sull'Inter si è un po' rattrappito quando Conte si è lamentato: "siamo in ritardo". All'Inter l'umore è da anni il tallone di Achille. Il Napoli sa (e si sa): è quello dell'anno scorso con in più Manolas e ora Lozano. Un po' meglio di quello dell'anno scorso. Ma quanto meglio? Il Napoli non sa se davvero sia meglio a tenere il passo presumibile e presunto della Juve. Ancora una volta il Napoli non sa se davvero farà un ottimo campionato. Il Milan è una carta sconosciuta e lo resterà a lungo. E' stato Giampaolo a dire che ci vorrà un mese o forse due per sapere. La Roma è una carta coperta. Anzi, assai scoperta è là dietro in difesa. Al centro e davanti, invece, la Roma sa che può ma ancora non sa come potere.

Lazio e Torino invece sono di fatto uguali a se stesse lo scorso anno, il che dovrebbe garantire stabilità. Non sa chi è l'Atalanta, che fa per la prima volta nella storia niente meno che la Champions. Non sanno se sono scartine o figure del mazzo le due genovesi. Il Cagliari qualcosa la sa di se stesso: è più forte dell'anno passato. Nulla sanno di se stesse in Serie A (ma sono ovviamente giustificate) le tre promosse dalla serie B. Campionato senza indizi dunque. Quindi, per la contraddizione che lo consente, saranno subito sentenze.

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