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  • 'Sono un calciatore gay discriminato da compagni e allenatore'

    'Sono un calciatore gay discriminato da compagni e allenatore'

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Caro Procuratore,
    scrivo a Lei perchè ho notato che è una persona sensibile che sa ascoltare tutti coloro che nel mondo del calcio sollevano problemi di qualsiasi natura. L'attenzione è nella maggior parte dei casi riguardante il mondo del calcio giovanile, a cui io ormai non appartengo più. Sono, infatti, un ragazzo di 22 anni e gioco in una squadra di eccellenza. Questo è il mio problema: sono un calciatore gay e mi sento discriminato per questo sia dal mio allenatore che dai miei stessi compagni. Da quando, in una cena dopo una partita, ho fatto coming out, dalla settimana successiva sono iniziati i commenti e, soprattutto, il mister non mi ha più convocato. Negli spogliatoi vengo deriso e umiliato. Che cosa devo fare? Come e da chi posso essere tutelato? Io vorrei cambiare squadra ma ho firmato un tesseramento pluriennale che mi lega alla società fino al 25° anno di età. Mi hanno consigliato di cambiare residenza per poter essere ingaggiato da un'altra squadra. Lei cosa mi consiglia? Marcello (p.s. ho mandato, per conoscenza, questa lettera anche ai miei compagni e al Mister, ma da loro non ho ricevuto nessuna risposta).

    Gentile Marcello,
    non voglio entrare nel merito dei motivi che hanno portato il tuo allenatore a non convocarti nelle partite della domenica
    . Posso solo limitarmi a esprimerti tutta la mia solidarietà e a darti un consiglio - visto che mi viene espressamente da te richiesto - per porre fine a una situazione non tollerabile. A muso duro andrei a parlare con il Presidente della società per chiedere e ottenere lo svincolo c.d. "per rinuncia da parte della società". E' uno svincolo che potrà diventare efficace nei primi 15 giorni del mese di dicembre. Qualora non ti fosse concesso, potresti optare per lo svincolo per cambio di residenza, come qualcuno ti ha consigliato. Ma attenzione: il tesseramento presso un'altra società potrà avvenire solo dopo un anno dall'effettivo cambio di residenza in altra regione. 
    Certo "fuggire" da una società perché discriminati forse non è la soluzione che avrei voluto darti, ma non mi sembra neppure che ci siano le condizioni per rimanere serenamente tesserati presso una società che respinge un calciatore solo perché non è un eterosessuale. 

    Per chi volesse scrivere o telefonare al nostro procuratore potete trovare i suoi contatti su www.footballworkshop.it


    PS: nella foto Thomes Hitzlsperger, un calciatore che ha fatto fa coming out pubblico. Ovviamente non è lui l'autore della lettera. 

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