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  • Strapotere Inter: non è fortuna, fa quel che vuole. Con la Juve ha due risultati su tre

    Strapotere Inter: non è fortuna, fa quel che vuole. Con la Juve ha due risultati su tre

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    E' la prima volta che la vedo l'Inter per intero e dal vivo. Quanto è forte, quanto è tosta! Forte e tosta da vincerla due volte questa partita, dominandola nel primo tempo, riprendendola in mano dopo essere rimasta in dieci e aver visto dimezzarsi il vantaggio. Sì, certo, la Sampdoria è carta velina per tutto il primo tempo, ma l'Inter è muro e freccia al tempo stesso.

    Ci mette 22 minuti (la metà di quanti ce ne ha messi la Juve contro la Spal) l'Inter per chiudere la pratica, finire la partita, finire sul campo la Sampdoria. Perché è forte e tosta con quei tre là dietro, due gol subiti in sei partite. Quei tre, anzi quei quattro perché a Godin (oggi non c'è), De Vrji e Skriniar si è aggiunto quasi a pari merito Bastoni. E Brozovic che tampona e smista e inventa la linea per il terzo gol. E Asamoah l'esterno che è una sicurezza. E Sensi ovviamente e Sanchez resuscitato al calcio, anche se solo per un tempo, poi si auto affonderà. E tutti: non ce n'è uno che oggi nell'Inter valga solo un sei in pagella, tutti qualcosa se non molto di più.

    E soprattutto il gioco, il gioco dell'Inter: c'è, bello ed evidente, come gioco di squadra, la squadra che lo sta giocando a Marassi è diversa non poco nella formazione da quella che ha vinto con la Lazio. Quindi parlano in molti una lingua comune. Lingua che a Marassi per 45 minuti è spesso un canto, una musica.

    Poco dopo l'inizio Lautaro grazia la Sampdoria non approfittando dello scivolone in difesa di Chabot. Cinque minuti di assedio interista e Sensi tira, Sanchez devia in rete di sedere. Non è fortuna, è strapotere. Due minuti dopo il bis: Sensi tira, Sanchez raccoglie e mette in porta. Inter 2 Samp 0, partita finita qui. Per la forma si continua a giocare, Inter fa quel che vuole, spreca pure. Candreva segna e sarebbe 3 a 0 con palla sotto le gambe di Audero. Ma è fuori gioco. Poi Sensi, poi Lautaro...

    Dicono Di Francesco in panchina abbia detto: "Abbiamo preso  due gol su due tiracci...". Se è un alibi, è un pessimo alibi. Quel che è oggi la Samp si legge meglio, piuttosto che nelle parole dell'allenatore, nella faccia di Quagliarella su cui è stampata l'espressione: ma guarda che mi doveva capitare. Capitano cose strane, tipo Sanchez che al primo minuto del secondo tempo si butta in simulazione e si fa buttare fuori per doppia ammonizione. Così scioccamente Sanchez indebolisce l'Inter e l'Inter per un quarto d'ora imbruttisce. Si prende il gol di Jankto mentre la Sampdoria prende coraggio e attacca. Poi Brozovic mette Gagliardini davanti ad Audero: tiro, repsinta, tiro, rete. Inter 3, Samp 1. Partita vinta due volte.

    Il resto del tempo è quello che serve alla Sampdoria per, se non altro, ritrovare la decenza di un gioco dignitoso. Meglio la Samp nel secondo tempo, meglio rispetto a se stessa del primo. Il tempo per l'Inter di chiamare Lautaro a tener palla davanti (e a mezzo mangiarsi un gol) e Barella a provare a correre per due. Quando l'Inter è rimasta in dieci e ha preso il gol dell'uno a due, Conte ha gridato ai suoi: "Adesso, adesso si vede chi siamo". Si è visto. Ed ora per l'Inter a San Siro contro la Juve due risultati utili su tre, scusate se è poco.




    IL TABELLINO


    Sampdoria-Inter 1-3 (primo tempo 0-2)

    Marcatori: 20’ p.t. Sensi, 22’ p.t. Sanchez (I), 10’ s.t Jankto (S), 15’ s.t. Gagliardini (I).

    Assist: 22’ p.t. Sensi (I), 10’ Linetty (S).

    Sampdoria (3-5-2): Audero; Bereszynski, Chabot, Colley; Depaoli (10’ s.t. Bonazzoli), Linetty (28’ s.t. Caprari), Ekdal (23’ s.t. Vieira), Jankto, Murru; Rigoni, Quagliarella. All. Di Francesco.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva (12’ s.t. Dimarco), Gagliardini, Brozovic, Sensi (20’ s.t. Barella), Asamoah; Lautaro Martinez (11’ s.t. Lukaku), Sanchez. All. Conte.

    Arbitro: Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo

    Ammoniti : 10’ p.t. Bastoni (I), 15’ p.t. Rigoni (S), 33’ p.t. Linetty (S), 43’ p.t., 2’ s.t. Sanchez (I), 35’ s.t. Skriniar (I).

    Espulsi: 2’ s.t. Sanchez (I).

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