Calciomercato.com

  • Suarez, la deposizione dell'avvocato: 'Accordo con la Juve, ma Paratici ha chiesto della cittadinanza solo dopo'

    Suarez, la deposizione dell'avvocato: 'Accordo con la Juve, ma Paratici ha chiesto della cittadinanza solo dopo'

    Se Agnelli e Paratici avevano parlato di una "proposta diretta via sms" di Luis Suarez alla Juventus, la versione del giocatore ora è opposta. Il suo avvocato, infatti, parla di una "richiesta dei bianconeri", senza nessun primo passo da parte dell'uruguaiano. Ecco quanto riporta Gazzetta.

    LE PAROLE - Solo una volta trovato l'accordo, si arrivò al tema cittadinanza. "Paratici mi chiamò per chiedere se Suarez avesse il passaporto comunitario e io risposi di no", le parole di Zaldua, avvocato del giocatore. "Forse era lunedì 31 agosto. Suarez aveva presentato tutta la documentazione per richiedere la cittadinanza italiana, poiché sua moglie e i suoi figli hanno il passaporto italiano". Non fu accolta: "Era stato introdotto un esame di lingua". 

    L'ESAME - A quel punto, "La Juventus ci ha informato della necessità di svolgere l'esame di italiano e abbiamo atteso che il club ci dicesse quando si sarebbe tenuto. Ho parlato con Paratici e con Lombardo della possibilità di farlo in tempo utile". I magistrati chiedono degli accordi nel caso in cui Suarez non avesse superato i test: "Avevamo un accordo di massima sulla durata e sull'ingaggio, ma era tutto condizionato al superamento delle visite mediche. In più, quando Paratici ci ha comunicato la necessità che Suarez avesse il passaporto comunitario, ho avviato altre trattative con altri club per l'eventualità che non fosse stato tesserato dalla Juventus se non avesse passato l'esame o se l'avesse passato ma non avesse ottenuto la cittadinanza in tempo - ancora l'avvocato -. vevo detto a Paratici che l'esame sarebbe stato il 17, credo di averglielo detto il 14 o il 15 settembre. Gli avevo detto che avrebbe sostenuto l'esame a prescindere dal tesseramento con la Juventus, per ottenere comunque il passaporto italiano come gli altri membri della sua famiglia. Paratici mi rispose che per lui andava bene. Preciso un dato importante: a quella data non avevamo ancora trovato un accordo con il Barcellona per la rescissione del contratto. Paratici mi chiese discrezione. Non potevamo ancora rendere noto l'accordo con la Juventus perché non era ancora stato risolto il contratto con il Barcellona, che non era a conoscenza dell'esistenza dell'intesa raggiunta con la Juventus, ciò perché l'accordo con la Juventus sarebbe stato possibile solo se non avesse dovuto pagare nulla per rilevare il cartellino del calciatore".

    QUANDO SALTA TUTTO - Zaldua spiega il flop della trattativa: "Nella settimana dell'esame, la trattativa con la Juventus si è raffreddata. Parallelamente sono stato contattato da altri tre club, Roma, Paris Saint Germain e Atletico Madrid. La Juve era preoccupata che non si sarebbe fatto in tempo a completare le procedure per la cittadinanza e il tesseramento. Con Paratici avevamo parlato proprio quella settimana delle difficoltà che erano emerse, anche a reperire l'atto di nascita e altri certificati dall'Olanda. Tutto ciò prima dell'esame. In quella settimana Suarez ha parlato con Paratici. In quella stessa settimana si è avviata la trattativa con l'Atletico Madrid. Già dal 18 ho iniziato a trattare con il Barcellona per la risoluzione".

    Altre Notizie