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  • Juve, tra Bernardeschi e Dybala oggi c'è un abisso

    Juve, tra Bernardeschi e Dybala oggi c'è un abisso

    • Nicola Balice
    Col senno del poi, sono buoni tutti. In alcune circostanze, però, le sensazione del dopo-partita coincidono con quelle del pre-partita. Prima di entrare nel merito, si può aprire una parentesi doverosa: la Juve a Leverkusen ha vinto, arrivando con pazienza a quei gol che sono figli dell'idea di calcio di Maurizio Sarri. Questo è un grande merito anche in una serata apparentemente inutile, ma che grazie allo 0-2 consente alla Juve di incassare per intero il bonus vittoria (quasi 3 milioni, non proprio bruscolini) e di interrompere la serie negativa. Chiusa la parentesi, eccoci alla domanda che col senno del poi acquisisce semplicemente più solidità rispetto al prima: ma questo “tridente da bar” davvero non era sostenibile nemmeno in una serata di per sé comunque sperimentale? Una domanda non solo da bar, non solo figlia di qualche bicchiere di troppo, ma che in questo momento della stagione sembra davvero poter generare quel coraggio di cui la Juve ha bisogno.

    COME SI CAMBIA – Entra Paulo Dybala e la Juve trova il gol. Detta così forse è eccessivamente facile la considerazione. Ma anche contro il Bayer Leverkusen si è visto un Federico Bernardeschi troppo inconsistente per essere un trequartista credibile sulla lunga distanza, perché una prestazione del genere sembra ormai la regolarità e non un'eccezione da serata storta. E allora, per insistere ancora su di lui dietro le due punte, per quanto ora vada “accompagnato” e non “fatto riposare”, se i risultati negli ultimi trenta metri sono questi, perché non provare almeno in una serata come questa il tridente già dal primo minuto? Sia Cristiano Ronaldo che Gonzalo Higuain hanno giovato dell'ingresso della Joya, al di là dei gol segnati, magari figli anche di un contesto in cui ormai il Bayer aver alzato bandiera bianca in ottica qualificazione. Ma proprio per questo, forse Sarri ha davvero perso una grande occasione per testare il tridente e la tenuta della squadra con i tre tenori, anche se inedita in ogni reparto. Per uno spezzone è stato devastante, se così si può dire in una partita così a basso ritmo e a basso rischio. Ma per uno spezzone, già si era visto anche contro avversari ben più probanti. E allora perché non provarlo almeno questa volta? Col senno del poi è sempre facile parlare. La sensazione che nonostante tutto la Juve di Sarri abbia perso una grande occasione, però, rimane. In fondo, c'era anche già dalla lettura delle formazioni.

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