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  • Trump, un presidente calciatore. Ma il mondo del calcio lo attacca

    Trump, un presidente calciatore. Ma il mondo del calcio lo attacca

    • Federico Zanon
    Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, il 45esimo della storia. Il candidato repubblicano ha conquistato la Casa Bianca superando i 270 elettori necessari per prendersi la poltrona presidenziale. Il mondo si è spaccato a metà, per un risultato comunque considerato a sorpresa viste le premesse e i sondaggi, in queste ore sono molti i messaggi di dissenso, anche dal mondo del calcio. Un ambiente che, come riporta mlssocceritalia.com, l'imprenditore classe 1946 ha conosciuto da vicino: grande appassionato di sport, soprattutto football e baseball, durante il suo periodo alla New York Military Academy Trump ha giocato a soccer e, stando alle testimonianze dei suoi ex compagni, ci sapeva fare: “Era un grande atleta, il migliore – raccontò qualche settimane fa un ex compagno ai media statunitensi -. Avrebbe potuto giocare a livelli pro nel baseball, poteva fare quello che voleva. Anche a calcio era bravo, mentalmente e fisicamente era dotato. Giocava da ala destra ed era terribilmente bravo”.

    Trump, un presidente calciatore. Ma il mondo del calcio lo attacca

    GIORNO TRISTE - Nonostante le sue qualità, Trump scelse di intraprendere un altro tipo di carriera. Buona parte del mondo del calcio, che ha solo sfiorato, ora lo critica. Qualche esempio? Brad Evans, centrocampista dei Seattle Sounders, qualche mese fa dichiarò di rinunciare a qualsiasi stipendio pur di non vederlo trionfare. Jay DeMerit, ex difensore degli Usa, ieri notte è entrato a piedi uniti: “Sono sempre stato fiero di dire di essere del Wisconsin – ha scritto su twitter l'ex Whitecaps -. Da stanotte, assolutamente no”. Duro anche Clint Irwin, portiere di Toronto FC: “Questo è il risultato di un popolo non educato, ce lo meritiamo”. La sue elezione non è stata presa bene nemmeno in Europa. Jan Vertonghen, difensore del Tottenham, ha scritto: "Non riesco a crederci. Mi piacerebbe parlare con qualcuno che è pro Trump, così per vedere cos sta succedendo nella loro testa, ma non riesco proprio a trovarli...". Sulla stessa lunghezza d'onda Vincent Kompany, centrale del Manchester City: "Che diamine… Mettiamo tutti gli idioti del mondo al potere e vedremo cosa succede #Mondotriste".

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