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  • Udinese, vittoria 'argentina': Mihajlovic è nei guai, ma il suo Bologna dominava

    Udinese, vittoria 'argentina': Mihajlovic è nei guai, ma il suo Bologna dominava

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Se il Bologna non riesce a prendere un punto nemmeno in partite come questa di Udine, il segnale è brutto, molto brutto. Giocava contro una squadra dimezzata da infortuni e squalifiche (a Nicola ne mancavano sei), ha dominato nel primo tempo chiuso sull'1-1 solo per una sciocchezza di Poli, ha colpito un palo con Mbaye, concluso di più, tenuto più a lungo la palla, ma alla fine la sua classifica è peggiorata. L'Empoli ha guadagnato un altro punto, il Frosinone gliel'ha rosicchiato e ora è a -1, insomma situazione difficilissima. Ci sono altri due dati che inquietano Casteldebole. Il primo: il Bologna ha vinto solo una delle ultime 19 partite, gli altri risultati sono 8 pareggi e 10 sconfitte, è una media da retrocessione senza appello. Il secondo: ha perso 14 partite dopo 26 giornate, in Serie A non ha mai fatto peggio. Mise insieme 14 sconfitte anche nel 1990-91, quando finì in B. Domenica contro il Cagliari deve vincere per forza.
      
    VITTORIA ARGENTINA - L'Udinese ha vinto grazie a tre argentini. Al portiere Musso, fresco convocato nella Seleccion, a Rodrigo de Paul, il più instancabile fra tutti i giocatori tecnici della Serie A, e a Ignacio Pussetto che si è procurato (con malizia) il rigore dell'1-0 e ha segnato di testa il gol del 2-1. Per la squadra di Nicola è stata una vittoria forse decisiva per la salvezza. Ha spinto il Bologna, terz'ultimo, a -7, allontanato l'Empoli a -3 e scavalcato la Spal ora a -2. E deve recuperare la partita dell'Olimpico contro la Lazio. Per la prima volta in questo campionato l'Udinese ha vinto due partite consecutive, anche questo è un bel segnale.
     
    POLI, COSI' NO - E’ stata una follìa di Poli, uno dei giocatori più esperti di questa partita, a dare la prima picconata al Bologna. Che stava giocando meglio dell'Udinese, anzi, stava giocando da solo, con idee, organizzazione, con voglia. Stava sfruttando un vantaggio tecnico considerevole visto l'esercito di assenze dei friulani: Samir, Behrami, Badu, Barak, D'Alessandro, tutti fuori per acciacchi vari, più Fofana squalificato. Il Bologna attaccava col 4-2-3-1, spingeva a destra, il settore in cui la qualità di Orsolini avrebbe dovuto sommarsi a quella (mai notata stavolta) di Soriano che dal centro si spostava sulla fascia per mettere in difficoltà Zeegelaar, come vedremo bene in occasione del pareggio. Era solido in mezzo, pungente in avanti grazie a Palacio, il cui rientro stava portando dei benefici al Bologna, e al movimento di Santander, che non faceva solo il terminale dell'attacco, ma rientrava, copriva, giocava di sponda.
      
    LA MANO DI SINISA - L’efficacia del lavoro di Mihajlovic si poteva notare anche nell'atteggiamento della squadra, sempre aggressivo. Al 12', dopo una punizione di Santander respinta da Musso (il migliore dei suoi nel primo tempo), Mbaye ha centrato il palo interno. Per l'Udinese sembrava sempre più difficile riparare alle tante assenze. Non reggeva il ritmo del Bologna, non ripartiva, non riusciva a concludere verso la porta. Ma al 23' Poli l'ha combinata grossa. Ha tenuto palla poco distante dalla sua area, ha tentato di dribblare Pussetto che invece gliel'ha portata via, ha messo un piede in area, Poli l'ha toccato con una mano e questo è bastato al friulano per volare a terra e all'arbitro Massa per fischiare un rigore che definire assai generoso è poco. De Paul ha preso la palla e l’ha messa in rete, scacciando la paura dei friulani che, quanto a rigori sbagliati, hanno un record.
      
    LA REAZIONE DEL BOLOGNA - Il gol subìto ha avuto sul Bologna l'effetto di raddoppiare le energie. L'Udinese ha fatto altri passi indietro. Al 29' Ter Avest ha deviato in angolo un tiro a colpo sicuro di Palacio al limite dell'area piccola, tre minuti dopo Musso è stato fenomenale su Orsolini, mentre Ekong ha murato Santander. Al 38' Mandragora ha speso l'ammonizione (era diffidato e salterà venerdì prossimo la trasferta di Torino con la Juve) per togliere a Palacio la possibilità di un contropiede, ma sulla punizione conseguente il Bologna ha pareggiato. Attacco a destra di Orsolini che ha trovato via libera dopo un intervento sbagliato di Zeegelaar (è entrato in scivolata sulla palla e non l'ha presa, quando invece avrebbe dovuto coprire l'esterno bolognese), palla in mezzo, tagliati fuori Nuytinck e Ekong, tocco di Palacio e meritatissimo 1-1. Rigore a parte, in 45' l'Udinese non ha mai tirato verso la porta bolognese.
      
    NUOVO EQUILIBRIO - La squadra di Nicola ha iniziato il secondo tempo in modo diverso. Il Bologna è calato, anche se non di molto, sul piano atletico e Pussetto (un incubo per la difesa emiliana) ha avuto la prima palla-gol (bravissimo Skorupski a deviargliela in angolo). Va detto che Pussetto poteva beneficiare del lavoro generoso e straordinario (per un attaccante) di Okaka, in realtà un difensore, diciamo un mediano aggiunto. I rossoblù si sono fatti sentire con Soriano e Orsolini e poi ancora i friulani con De Paul. Adesso la partita era più equilibrata. Mihajlovic ha preso la decisione giusta togliendo Poli (ammonito e troppo nervoso dopo l'errore sul rigore) per fare entrare Donsah, Nicola ha risposto togliendo Ter Avest per Sandro.
      
    IL GUIZZO DI PUSSETTO
    - L'Udinese ha segnato in fondo a una bella azione, sfruttando un paio di errori di posizione (di Nagy) e di intervento (di Lyanco) della difesa rossoblù. Cross da destra di Stryger Larsen, elevazione di Pussetto, palla di testa sul palo lontano. Nicola stava pensando già prima del gol alla sostituzione di Pussetto, che poi ha lasciato in campo fino al 42', quando è entrato Lasagna.

    IL TABELLINO

    Udinese-Bologna 2-1 (primo tempo 1-1)
     

    Marcatori: 24’ p.t. De Paul (U), 39’ p.t. Palacio (B), 35’ s.t. Pussetto (U)
     
    Assist: 39’ p.t. Orsolini (B), 35’ s.t. Larsen (U)
     
    Udinese (3-5-2): Musso; De Maio, Ekong, Nuytinck; Ter Avest (32’ s.t. Sandro), Larsen, Mandragora, De Paul, Zeegelaar; Pussetto (43’ s.t. Lasagna), Okaka (46’ s.t. Teodorczyk). All. Nicola.
     
    Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Lyanco, Danilo, Dijks; Poli (21’ s.t. Donsah), Dzemaili (32‘ s.t Nagy); Orsolini, Soriano (36’ s.t. Sansone), Palacio; Santander. All. Mihajlovic.

    Arbitro: Massa di Imperia
     
    Ammoniti: 23’ p.t. Poli (B), 38’ p.t. Mandragora (U), 6’ s.t. Zeegelaar (U), 36’ s.t Santander (B), 43’ s.t. Dijks (B), 46’ s.t. Okaka (U)

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