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  • Verratti: 'Icardi? Era il leader dell'Inter, ci è d'aiuto. La Juve non ha mai giocato un bel calcio, sull'Europeo...'
Verratti: 'Icardi? Era il leader dell'Inter, ci è d'aiuto. La Juve non ha mai giocato un bel calcio, sull'Europeo...'

Verratti: 'Icardi? Era il leader dell'Inter, ci è d'aiuto. La Juve non ha mai giocato un bel calcio, sull'Europeo...'

Faro della Nazionale e del Paris Saint-Germain, fresco di ricco rinnovo con il club parigini, Marco Verratti si racconta a la Gazzetta dello Sport: "Poteva essere l’ultima possibilità per cambiare, ma credo che vincere col Psg sia più bello. Ho sempre detto che se sto bene in un posto, non ho bisogno di andare altrove. E sono felice di aver firmato con Leo di nuovo d.s.: è stato lui a portarmi qui nel 2012. Con lui che sa di calcio, possiamo andare lontano". 

IL CAMBIAMENTO - "Sono arrivato 18enne, il momento più bello della vita. Vivere a Parigi, arrivando da un paesello, mi ha aperto a nuove culture. Il legame è forte perché qui sono diventato papà due volte. E poi quando giochi ai vertici, sfidando i più forti, allenandoti con chi ha fatto o farà la storia del calcio, cresci pure come calciatore". 

SULLA CHAMPIONS - "Cosa ci manca per fare meglio? Piccoli dettagli rispetto a squadre come Real, Barcellona abituate da più tempo ai massimi livelli. Nelle partite importanti ci serve un po’ più di tranquillità, il saper soffrire, l’essere coscienti dei nostri mezzi. Sono fiducioso". 

SU ICARDI - "Uno che ha fatto più di cento gol in A, da leader dell’Inter alla sua età anche nei momenti difficili, è di sicuro un grande aiuto, e s’è integrato subito bene". 

SU NEYMAR - "In questi due anni è stato sfortunato. Si è fatto male e ci è mancato nei momenti cruciali, ma ha talento e personalità per fare la differenza nei big match. Sta ritrovando il ritmo, spero stia al meglio a febbraio. Lo vedo felice qui. In fondo gli basta un pallone". 

SU MBAPPE' - "Ha idee chiare. L’abbiamo visto crescere in modo incredibile giorno dopo giorno. Ha la mentalità giusta per imporsi ai vertici senza perdersi. Psg da Champions? Siamo tra le favorite, ma in Champions ci sono squadre con Messi, Suarez, Griezmann, Busquets, De Jong. L’importante è dare tutto per non avere rimpianti". 

SULLA JUVE - "La Juve non ha mai giocato calcio champagne e non ha i giocatori che Sarri aveva a Napoli. Ha grandissimi giocatori cui non puoi chiedere di cambiare ora il loro stile. La Juve resta una squadra solida, che non molla mai, con molta esperienza. Andrà lontano". 

LOTTA SCUDETTO INTER-JUVE - "Me l’aspettavo. Conosco Conte. È esigente, tira fuori tutto dai suoi. È il vero valore aggiunto dell’Inter che finalmente gli ha comprato Lukaku. Era una sua fissa, me ne ha sempre parlato tanto. Sarà una bella sfida con la Juve. E che bello il Genoa di Motta: i risultati arriveranno se continua così". 

SULLA NAZIONALE - "Capitano? Che emozione all’inno! E che strano stare accanto all’arbitro. Giocare con la Nazionale è unico, perché lo fai per gli italiani, la famiglia, gli amici. E un po’ per te stesso, perché realizzi un sogno d’infanzia".

SU MANCINI - "ha capito che dopo aver toccato il fondo bisognava costruire qualcosa di nuovo. Ha ridato entusiasmo, fiducia ai giocatori, sfruttandone le qualità. Prima non succedeva. Ha creato un’identità forte con idee semplici. È il c.t. giusto. Europeo? Non bisogna esaltarsi per quanto fatto finora, ma se andiamo all’Europeo con la stessa mentalità, facendo il nostro gioco, possiamo dire la nostra. Non siamo inferiori a nessuno. Ma ci sono squadre con più esperienza come la Francia, o abituate a giocare insieme da più tempo come il Belgio. Le tre gare a Roma ci possono aiutare. E Mancini sa togliere pressione anche ai più giovani". 

SUI CENTROCAMPISTI - "Sensi mi ha sorpreso da mezzala. Ma si vede la differenza quando non c’è. È un piacere vederlo giocare. Barella mi assomiglia anche per come bisticcia con gli arbitri: vuole dare sempre tutto. Farà molta strada. Tonali è giovane ma ha grande personalità. Lo vedi dal tocco di palla, dalle scelte che fa. Non è facile giocare da titolare in Nazionale alla sua età e l’ha fatto rendendosi utile. Tra due o tre anni sarà inamovibile. Sono abituato ai grandi campioni. La concorrenza sana non mi spaventa. Un po’ di panchina non fa male a nessuno". 

SUL RAZZISMO IN ITALIA - "Mi vergogno quando qui mi chiedono dei fatti di razzismo da noi. Gli idioti purtroppo esistono ovunque. Non ne capisco il senso, siamo nel 2020! La Francia è un Paese multiculturale e una grande nazione. Mettiamo in carcere i razzisti degli stadi, ci sono le tecnologie per individuarli e punirli".

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