Calciomercato.com

  • Allegri come Ventura, la Juve peggio dell'Italia: squadra di sopravvalutati

    Allegri come Ventura, la Juve peggio dell'Italia: squadra di sopravvalutati

    • Giancarlo Padovan
    Allegri come Ventura, la Juve peggio dell’Italia. Cambia il posto (dal Santiago Bernabeu al Camp Nou), non il risultato e la figuraccia: tre a zero per il Barcellona (due gol di Messi e uno di Rakitic), un palo (ancora Messi), un gol annullato (Suarez). Nel gruppo D è tutto chiaro dopo una partita: si gioca per il secondo posto e la Juve non è certo sicura di prenderselo visto che lo Sporting Lisbona ha sbancato Atene (3-2). Per ora è ultima insieme ai greci, prossimi avversari, il 27 settembre, allo Stadium.

    Allegri mancava di sei potenziali titolari (Chiellini, Mandzukic, Cuadrado, Khedira, Marchisio, Howedes) e dopo 35 minuti si è fatto male De Sciglio (probabile distorsione), ma questo non può giustificare un tonfo tanto clamoroso. Sia perché il primo tempo era stato discreto (un aggravante rispetto al crollo), sia perché i gol subiti sono tutti riconducibili a errori in uscita, in fase di impostazione o a inspiegabili concessioni negli ultimi sedici metri. Ma il fatto oggettivamente più grave è la partita nulla di Gonzalo Higuain, novanta milioni spesi per vincere la Champions, che invece si trascinano pesantemente per il campo. L’attaccante non attacca, non tiene palla, non la smista, non la difende. Infine, con quella stazza, non corre né in avanti, né indietro. Nel campionato italiano non è ancora un problema, ma in Champions è palese la sua inadeguatezza, soprattutto in partite come questa.

    Quasi lo stesso discorso merita Dybala, schiacciato dal paragone con Messi. Si è visto in qualche raccordo a centrocampo, in un contropiede di Douglas Costa concluso male dall’argentino e, soprattutto, quando ha mancato il tiro del possibile pareggio (conclusione alta) all’inizio di ripresa. Dybala cresca tranquillo, non sarà mai Messi e difficilmente giocherà nel Barcellona. Alla Juve sarebbero già contenti che in Europa ripetesse, almeno in parte, le prestazioni che gli riescono in Italia.

    Mediamente la Juve attuale è una squadra di sopravvalutati, compresi Bernardeschi e Douglas Costa, pagati dall’astuto Marotta più di ottanta milioni in due. Bentancur è un ragazzo, ma in una partita al Camp Nou si vede subito se ci sei o non ci sei. L’uruguaiano non c’è ancora e chissà mai quando arriverà. Poi c’è l’impresentabile Sturaro che fa tutti ruoli e tutti malissimo. L’ultima di Allegri è stata quella di schierarlo esterno basso, cioé terzino, al posto di De Sciglio. Il quale, prima di uscire e forse per confermare le ottime scelte di mercato, aveva servito in area a Dembelé il pallone del primo vantaggio blaugrana, provvidenzialmentre scagliato fuori da mister 150 milioni (a proposito di sopravvalutati). Per fare meglio del compagno sostituito, Sturaro, in occasione del raddoppio, anziché liberare sul cross basso di Messi, ha servito un comodo pallone a Rakitic che ha messo dentro a porta vuota. Allegri dovrebbe averlo imparato: non si può uscire indenni da Barcellona con Sturaro in campo. Tanto più che al posto suo, cioé di De Sciglio, sarebbe potuto entrare Rugani con eventuale spostamento di Barzagli a destra. Ma in una prestazione così disastrosa non si può dimenticare Benatia, colpevole di aver perso palla in impostazione nell’occasione del secondo gol (da cui l’errore susseguente di Sturaro) e di essersi fatto saltare come un birillo da Messi sul terzo. Non so cosa stia capitando all’ex difensore di Roma e Bayern di Monaco, ma da un anno e mezzo a questa parte, sembra la controfigura di se stesso. Anche in questo caso valeva la pena di riscattarlo per 18 milioni di euro? Quanto a Barzagli, non è stato perfetto, ma nemmeno il peggiore. C’è il dubbio che sul primo gol abbia permesso il triangolo Messi- Suarez- Messi, ma l’azione è stata tanto rapida da richiedere di essere soffocata prima e con il ripiegamento dei centrocampisti.

    Qualcosa di buono? A livello di manovra qualche azione nel primo tempo e quel tiro (di De Sciglio), smanacciato da ter Stegen (l’arbitro Skomina non ha visto) che avrebbe potuto cambiare il vento della partita. Nel finale, invece, solo una conclusione di Dybala (deviata dal portiere) e un salvataggio sulla linea di Piqué dopo colpo di testa di Benatia. Ma il 4-0 è stato ben più vicino del 3-1. E va ancora bene che sia finita così.

    @gia_pad

    Altre Notizie