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  • Genoa, la reazione di Preziosi ai tifosi: 'Sputate a me ma lasciate stare la squadra'

    Genoa, la reazione di Preziosi ai tifosi: 'Sputate a me ma lasciate stare la squadra'

    • Marco Tripodi
    Non ci ha messo molto Enrico Preziosi a replicare al pesante comunicato diffuso ieri dalla Gradinata Nord, in cui si contestava il suo operato e lo si invitata a vendere la società.

    Dalle frequenze di Telenord il presidente del Genoa si è a sua volta scagliato contro i sostenitori rossoblu, prendendo apertamente le difese della squadra: “Chiedo alla tifoseria - ha dichiarato Preziosi alla trasmissione We are Genoa - di non contestare la squadra ma di contestare il sottoscritto. Che senso ha contestare la squadra in questo momento? Sono pronto a ricevere insulti, sputi e uova marce addosso, anche ad affrontare di persona i contestatori ma lasciate stare i ragazzi. Siamo costretti ad andar via da casa nostra. Non mi sembra giusta questa contestazione ai giocatori. Lasciamo stare la squadra, almeno fino a salvezza raggiunta".


    Preziosi ha poi ribadito quali sia le sue intenzioni future: "Chiaro che se la situazione è questa vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Ho capito che è finito il mio ciclo. Sono pronto a dare mandato ad una società per trovare un acquirente che sia però sicuro. Ma prima devo trovare un successore. Non posso certo mollare tutto ed andarmene senza pagare gli stipendi”.


    Preziosi ha infine chiuso il suo intervento cercando di difendersi dalla accuse che gli vengono mosse dai molti detrattori: "La mia famiglia ha fatto dieci anni di sacrifici per tenere la squadra in Serie A, altro che guadagnare sulle plusvalenze. Adesso chiedo solo il tempo di cercare un investitore serio. Finora ho visto solo avventurieri. Per questo la contestazione è assurda. Se vogliono che me ne vada devono darmi il tempo di farlo.
     

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