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  • Hellasmania: la SPAL-lata decisiva, sarà Serie B

    Hellasmania: la SPAL-lata decisiva, sarà Serie B

    • Nicola Corona
    Niente da fare. Il Verona perde ancora davanti ai propri tifosi la sfida con una diretta concorrente alla salvezza, certificando il ritorno appena ad un anno di distanza in Serie B. A dare la spallata decisiva affossando le speranze dei gialloblù è stata la squadra di Semplici, determinata e cinica nel rimontare l'iniziale vantaggio di Valoti

    Giusto così, perché il Verona dopo un buon primo tempo è crollato ancora una volta di fronte alle prime difficoltà, permettendo la rimonta ad una formazione che nelle ultime due stagioni ha dimostrato di essere sempre stata superiore ai gialloblù per organizzazione, gioco e prospettive.

    Ieri pomeriggio i ragazzi di Pecchia hanno evidenziato ancora una volta i tanti limiti (sia tecnici che psicologici) che gli hanno obbligati ad un campionato di questo tipo. Sì perchè il Verona visto in questa stagione ha dimostrato chiaramente di essere inadeguato alla categoria. E la colpa non è solo dei giocatori in rosa o dell'allenatore. Tanti errori sono stati causati anche dalla gestione e dalle decisioni prese dalla società. Si è investito poco in estate e per di più lo si è fatto in maniera disordinata, salvo poi arrivare a gennaio stravolgendo la rosa con il risultato di averla indebolita ancor di più. Si è deciso di proseguire con un allenatore che seppur capace di ottenere qualche buon risultato da una formazione in emergenza, non è mai riuscito a dare un impronta definita a questa squadra e inoltre si sono gestiti male alcuni "casi" come quelli legati a Pazzini e Bessa.

    Insomma, quello di quest'anno è stato davvero un campionato da dimenticare, secondo molti tifosi gialloblù una delle stagioni più tristi e sofferte degli ultimi trent'anni. Cercare di trovare qualcosa di positivo da questa breve esperienza in Serie A non è facile, perché tranne qualche sporadico acuto (vittoria con Milan, derby di Coppa e di ritorno, gara con il Torino) quella del Verona è stata una lunga e spasmodica agonia, con la squadra quasi sempre ad occupare una delle ultime tre posizioni di classifica.

    Ora non rimane altro che cercare di onorare al meglio gli ultimi tre impegni rimasti con Milan, Udinese e Juventus, dimostrando almeno l'orgoglio di vestire una maglia storica in una delle piazze più appassionate dell'intero calcio italiano. Poi da fine maggio ci sarà tempo per un'attenta valutazione di quanto accaduto e per cercare di programmare al meglio un nuovo campionato, ahinoi, di Serie B.

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