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  • Ecco il nuovo Milan di Montella

    Ecco il nuovo Milan di Montella

    • Giancarlo Padovan
    Premesso che la Juve viaggia e, probabilmente, viaggerà a distanza siderale rispetto a qualsiasi altra contendente italiana, comincia oggi un piccolo viaggio virtuale sulle altre squadre metropolitane del nostro campionato. Il mercato che terminerà il 31 agosto, cioé undici giorni dopo il via della Serie A, dovrebbe aver già fornito qualche indicazione. Invece, praticamente a metà percorso, quasi tutte sono in ritardo.
     
    Il Milan di Vincenzo Montella lo è più di tutti anche perché sta vivendo la lunga fase del passaggio di proprietà che blocca qualsiasi operazione. Tuttavia un colpo è stato fatto ad inizio mercato con l’ingaggio di Lapadula dal Pescara. In linea teorica Lapadula è l’attaccante destinato a sostituire Carlos Bacca, al quale sono rimasti pochi giorni per decidere la propria destinazione. I milioni del West Ham e la pressione del club inglese non lo hanno ancora convinto, così il Milan ha scelto la strada dell’intransigenza: se non si concretizza una soluzione entro la fine di luglio, Bacca verrà tolto dal mercato e il Milan se lo terrà. Io non credo sarà così per due ragioni. La prima: la società ha bisogno dei 30 milioni equivalenti alla sua valutazione per fare mercato prima del preliminare d’acquisto del club da parte dei cinesi del fondo GSR. La seconda: Bacca non serve a Montella dal punto di vista tattico.
     
    Come sarà allora il Milan del nuovo allenatore? Il sistema di gioco sarà il 4-3-3 anche se, a parte la retroguardia, c’è ancora molto da costruire. Al momento il reparto quasi definito e meglio assortito è proprio la diifesa che, al novanta per cento, sarà tutta italiana: Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio. Punto forte quest’ultimo, completamente rilanciato dall’Europeo. Punto debole Paletta. Personalmente al suo posto vedrei meglio Zapata che, però, starà fermo tre mesi a causa di un infortunio. Meglio ancora se, invece, arrivasse Rugani per il quale la Juve chiede 30 milioni. Con un passaggio del genere, il Milan potrebbe contare su un reparto completamente autarchico, di prospettiva e con valori già verificati, in grado di dare identità ad una squadra che vuole essere costituita da giovani e da italiani.
     
    A centrocampo il perno imprescindibile deve essere Kucka. Più della qualità che, comunque, non gli manca, lo slovacco assicura corsa e forza. Al contrario ho più dubbi sull’impiego di Montolivo che su quello di Bertolacci. Perché il secondo, per età e caratteristiche, si può rilanciare più facilmente del primo. Ai senza memoria ricordo sempre che Montolivo ha lasciato una gamba spezzata sul suolo patrio della Nazionale (eravamo alla vigilia della partenza per il Mondiale brasiliano del 2014). Tuttavia è come se da quell’infortunio non si fosse mai ripreso completamente, denunciando a volte perfino qualche limite tecnico, un rilievo inaudito per un calciatore del suo livello. Non mi sorprenderei, dunque, se per prenderne il posto, venisse ingaggiato Paredes reduce da una grande stagione all’Empoli (il giocatore è però di proprietà della Roma). Sua alternativa è Sosa che, per ragioni personali, ha già salutato la Turchia ed il Besiktas. A Montella serve molto fraseggio e molto palleggio a centrocampo. E’ da quel possesso che il MIlan nutrirà l’azione d’attacco, dove i movimenti e i tagli dovranno essere sincronici.
     
    L’attacco a tre punte è, al momento, il reparto meno collaudato. Lapadula non è ancora pronto, Niang non sarà necessariamente un titolare anche se fino a quando ha giocato, nel campionato scorso, è stato forse il migliore. Resta Bonaventura che agirà da esterno sinistro alto e sul cui impiego costante non ho dubbi. E’ probabile, comunque, che Montella agisca con una sola punta centrale (Lapadula o Niang) affiancata da Bonaventura e da un nuovo acquisto. Prima che andasse alla Juve si parlava si Pjaca, ora di Zielinski (aveva un accordo con il Liverpool, ma lo vuole anche il Napoli) e Kovacic. Con Zielinski, per me, il Milan farebbe un salto e tutta la manovra ne trarrebbe utilità e beneficio.  

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