Inter: serve un nuovo colpo alla Mancini
CUCHU E PORTIERE - Sin dalla sua prima stagione (2004-05) alla guida dei nerazzurri, Mancini dimostrò di avere un certo fiuto per gli affari. Per cominciare, convinse Esteban Cambiasso a firmare con il club di Milano. L'argentino, al tempo 23enne, arrivò dal Real Madrid a parametro zero, diventando in pochi mesi uno dei centrocampisti più invidiati di tutta Europa. Nel gennaio 2005, poi, arrivò il turno di Julio Cesar. L'Inter lo prelevò dal Flamengo e lo parcheggiò al Chievo fino il termine della stagione. Il brasiliano, quasi sconosciuto in Italia, non giocò neanche un minuto con i veneti ma, nonostante questo, Mancini decise comunque di puntare su di lui e vinse pure quella scommessa. Julio Cesar divenne uno simboli del rilancio di quell'Inter, capace di vincere tre scudetti consecutivi con Mancini in panchina.
TERZINI VERDEORO - Un traguardo raggiunto grazie anche anche agli acquisti di Maxwell e Maicon. L'attuale terzino del PSG arrivò nel gennaio del 2006, sempre a costo zero, ma gravemente infortunato. Mancini lo aspettò e lo trasformò in poco tempo in un giocatore di livello internazionale. E Maicon? Per meno di 7 milioni, l'Inter mise a segno uno dei più grandi colpi degli ultimi dieci anni. Fu proprio Mancini, stregato dalle prestazioni dell'esterno in Ligue 1 e Copa America, a spingere per il suo acquisto. L'attuale Inter è ancora un cantiere in costruzione, ma con un colpo alla Mancio si può pensare con più ottimismo di bruciare le tappe.