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  • Juve, Pirlo ha sempre gli USA in testa

    Juve, Pirlo ha sempre gli USA in testa

    Nessun problema, nessun caso spinoso, solo il beneficio del dubbio. Sacrosanto, dopo quanto successo in casa Juventus negli ultimi quattro mesi. Andrea Pirlo e la Juventus, un rapporto che non sembra essere più solido come prima. Qualcosa in queste settimane si è rotto, la fiducia incondizionata è venuta a mancare, ragione per cui potrebbe esserci un cambio dei piani nel 2015. Nonostante la firma sul rinnovo del contratto fino al 2016 arrivata a 24 ore dall'inizio del Mondiale brasiliano.

    RAGIONI - A giugno gli scenari nell'ambiente bianconero erano molti diversi da quelli attuali. Pirlo era al centro del progetto, il cervello dell'idea tattica di Conte,  si sentiva protagonista in tutto e per tutto. Per questo motivo aveva detto no a ricche offerte dall'estero e aveva deciso di lasciare la Nazionale per dedicarsi solo alla Juventus. L'addio di Conte e l'arrivo di Allegri hanno stravolto tutto, il centrocampista bresciano si è ritrovato in casa un allenatore  che non lo considera una  priorità, difficile da digerire, per nulla stimato, con il quale fin dai tempi del Milan resiste un semplice e freddo rapporto di professionalità.

    LA CITTA' DEGLI ANGELI - La scelta di rispondere alla chiamata di Conte e di tornare a far parte del gruppo azzurro, per la quale la Juve ha messo il muso, è il segnale che Pirlo ha ancora tanto da dare. A 35 anni vuole ancora sentirsi al centro, non solo del gioco, ha voglia di essere protagonista. Succede ancora con la maglia dell'Italia, non con quella della Juve.  Ecco perchè a gennaio potrebbe guardarsi intorno, potrebbe rispondere alle chiamate che arrivano gli Stati Uniti, dove i Los Angeles Galaxy sono pronti ad accontentare ogni richiesta per portarlo nella MLS. La scelta verrà condivisa dal giocatore e dalla Juve, che garantisce a Pirlo uno stipendio di circa 8 milioni di euro lordi fino al 2016.

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