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  • Ma quale 'bollito': Ancelotti re di coppe, numeri da record in Champions League

    Ma quale 'bollito': Ancelotti re di coppe, numeri da record in Champions League

    • Federico Albrizio
    Nella notte magica del Real Madrid, un'eccellenza tutta italiana: Carlo Ancelotti si prepara a tagliare un altro traguardo nella sua strepitosa panchina.

    La vittoria mozzafiato contro il Bayern Monaco al Santiago Bernabeu vale il pass per la finale di UEFA Champions League che si giocherà a Wembley il prossimo 1° giugno, dove i blancos affronteranno il Borussia Dortmund che ha eliminato il PSG nell'altra semifinale.

    Ancelotti ci sarà e la sua presenza in finale ormai non fa quasi più notizia: ha reso normale quello che per tutti gli allenatori è qualcosa di straordinario. Alla faccia di chi lo definiva "bollito".

    NESSUNO COME ANCELOTTI - Lo dicono i numeri, nessun allenatore nel calcio ha fatto quello che è riuscito a compiere Ancelotti, sempre più re di coppe. Il Real Madrid batte il Bayern Monaco e raggiunge il Borussia Dortmund nell'ultimo atto di Wembley e questo consente a Don Carlo di consolidare il suo primato: per Ancelotti quella di Londra sarà la sesta finale di Champions League da allenatore, almeno due in più rispetto a qualsiasi altro tecnico nella competizione.

    Non basta? Consideriamo anche che Ancelotti è già l'allenatore che ha vinto più Champions League nella storia, ben quattro: due sulla panchina del Milan (2003 contro la Juventus a Manchester, 2007 contro il Liverpool ad Atene) e due alla guida del Real Madrid (la Decima nel 2014 contro l'Atletico a Lisbona, nel 2022 contro il Liverpool a Saint-Denis). A questi trionfi vanno aggiunte le due Coppe dei Campioni vinte da calciatore con il Milan nel 1989 e nel 1990.

    SCELTE DECISIVE - Ancelotti si conferma re di coppe e non è un caso, perché le sue scelte hanno sempre un peso decisivo nei trionfi. Ha lasciato il segno anche nella semifinale contro il Bayern Monaco, perché proprio la sua gestione dei cambi ha lanciato il Real Madrid verso la finale. La mossa Joselu per Valverde all'81' è quella che ha stravolto la partita, considerando che la doppietta del 34enne attaccante spagnolo ha ribaltato il vantaggio bavarese nei minuti finali.

    Scegliere sfruttando i consigli dello staff, Ancelotti non dimentica mai di sottolineare l'importanza dei suoi collaboratori e anche l'idea Joselu, come ha confermato a fine partita a Prime Video, è stata presa assieme al figlio Davide e agli altri membri della panchina blanca: "L'idea era condivisa perché in quel momento si avvicinava la fase della gara dove avevamo maggior controllo e lui in area è molto pericoloso. Delegare nella leadership è molto importante e io ho la fortuna di avere uno staff di collaboratori di alto livello, oltre a giocatori fortissimi anche qualitativamente e caratterialmente".

    BOLLITO A CHI? - Fa sorridere pensare che solo pochi anni fa Ancelotti veniva definito un allenatore ormai sul viale del tramonto. O peggio, se si pensa che dopo le avventure senza fortuna sulla panchina del Napoli (da cui è stato esonerato) ed Everton, molti pensavano che per Don Carlo fosse arrivato al capolinea. "Bollito", lo avevano definito molti.

    Ancelotti ha fatto rimangiare a tutti questa definizione, perché da quando è tornato sulla panchina del Real Madrid, nell'estate del 2021, ha vinto nuovamente tutto: una Champions League e la finale di questa edizione, un Mondiale per Club e due LaLiga. Una risposta netta sul campo, ma fuori dal campo? Lì risponde sempre con il sorriso e l'ironia che lo contraddistinguono: "Io bollito? A me il bollito piace tantissimo", aveva detto dopo la Champions vinta nel 2022.

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