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  • Milan, quale mercato se arriva Lopetegui? La difesa, il '6' e il '9': tutti i nodi

    Milan, quale mercato se arriva Lopetegui? La difesa, il '6' e il '9': tutti i nodi

    • Federico Albrizio
    Non è ancora certo chi siederà sulla panchina del Milan la prossima stagione. La dirigenza fa quadrato attorno a Stefano Pioli per concludere al meglio la stagione e conquistare, dopo la matematica qualificazione alla prossima Champions League, il secondo posto alle spalle dell'Inter e di conseguenza il pass per le Final Four di Supercoppa Italiana. Insieme fino a alla fine, poi sarà separazione con un anno d'anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto e la ricerca prosegue con vari nomi sul tavolo. Thiago Motta, Paulo Fonseca e Mark van Bommel sono alcuni dei profili emersi per il nuovo ciclo, ma negli ultimi giorni ha preso quota la candidatura di Julen Lopetegui.

    LOPETEGUI IN POLE NONOSTANTE LA RIVOLTA DEI TIFOSI

    Un nome, quello del tecnico basco, che non ha incontrato il favore dei tifosi, rabbiosa la reazione social di un popolo, quello rossonero, che ha manifestato a gran voce la propria preferenza per il profilo di Antonio Conte, nonostante non sia una pista calda per la dirigenza milanista. Al netto della rivolta, i discorsi con Lopetegui sono proseguiti fino a una bozza d'accordo per un triennale da 4 milioni di euro a stagione e nel frattempo si ragiona su come l'eventuale approdo dell'ex Siviglia, Real Madrid e Wolverhampton possa ridisegnare il Milan, tra modulo e scelte di mercato. 

    FILOSOFIE - Il primo punto da affrontare in caso di fumata bianca e approdo a Milano riguarda le filosofie di club e allenatore. Quella di RedBird è chiara e mira al raggiungere gli obiettivi senza rinunciare alla sostenibilità, passando anche dagli investimenti su calciatori giovani. Lopetegui, da parte sua, in carriera ha lavorato con giocatori più esperti, come dimostrano le esperienze a Siviglia e Real Madrid. Filosofie non incompatibili, perché basta dare uno sguardo alle carte d'identità dei componenti della rosa attuale del Milan per accorgersi di come l'età media si sia alzata notevolmente negli ultimi 4 anni: dai 23,9 anni del 2020/21 ai 26,58 del 2023/24 (la scorsa stagione era 25,83). Una crescita dovuta alla conferma di gran parte del gruppo squadra e da investimenti su giocatori più esperti soprattutto nell'ultima finestra di mercato estiva (Sportiello over 30, Musah e Okafor unici Under 23). Flessibilità da una parte e dall'altra, perché anche Lopetegui nell'ultima esperienza al Wolverhampton (dove era subentrato a novembre 2022) si è adattato a una rosa con età media giovane (25,26 anni), pur puntando con continuità sui giocatori più esperti della rosa.

    CAMBIO DI MODULO - Dal teorico al pratico. Il modulo di riferimento cambierebbe, dal 4-2-3-1 pioliano al 4-3-3 utilizzato da Lopetegui con continuità (in alternanza con il 4-4-2 classico), portando novità soprattutto nei movimenti offensivi con compiti redistribuiti e qualche giocatore che potrebbe cambiare la propria posizione in campo. E il cambio modulo comporterebbe anche alcuni aggiustamenti alle strategie da adottare sul mercato.

    DIFESA - Partendo dalla difesa. A fine stagione saluterà Simon Kjaer, come annunciato dall'agente, e con lui certamente anche Mattia Caldara, mentre per gli altri (Malick Thiaw) bisognerà capire se vi saranno o meno opportunità di mercato. Si cercherà di mantenere un mix di freschezza ed esperienza, quella maturata da Fikayo Tomori ma anche reperibile dal mercato. In questo senso non stupisce l'interesse per Diego Carlos, classe 1993 che con Lopetegui ha già giocato e vinto a Siviglia e ora può lasciare l'Aston Villa, anche se per assicurarsi il 31enne brasiliano sarebbe necessario uno sforzo economico importante (due anni fa i Villans hanno investito 31 milioni di euro per strapparlo al Siviglia). Un profilo più esperto e uno più giovane (valutando però anche la situazione del giovane Simic), il doppio binario su cui si muove il mercato del Milan per il centro della difesa, con un occhio alla fascia destra e alla possibilità di ingaggiare un nuovo terzino destro. Ma questa è un'eventualità che prescinde dall'arrivo di Lopetegui in panchina.

    IL '6': SVOLTA A CENTROCAMPO - Si coniugherebbe bene invece la firma del basco con la svolta che Moncada e la dirigenza rossonera vogliono dare al centrocampo. Da diversi mesi, gli scout del Diavolo si muovono alla ricerca di centrocampisti con caratteristiche più difensive rispetto a quelle dei giocatori attualmente in rosa. E Lopetegui in carriera, nel suo 4-3-3, ha sempre cercato di impiegare uno schermo davanti alla difesa, un '6': nel suo Siviglia era Fernando, nei Wolves erano Lemina e Neves a giostrare nel ruolo. E i profili monitorati dal Milan negli ultimi mesi vanno in questa direzione: Youssouf Fofana del Monaco, Renato Veiga del Basilea o ancora - ma meno caldi - i più esperti Sofyan Amrabat e Pierre-Emile Hojbjerg.

    Uno schermo davanti alla difesa e due mezzali, una più tecnica e una più fisica e strutturata. I nomi sono già in rosa: Tiijani Reijnders abbandonerebbe la sua posizione ibrida da perno basso con licenza di offendere per agire da interno, Ruben Loftus-Cheek arretrerebbe partendo una decina di metri più indietro e decentrato rispetto alla posizione di trequartista.

    IL '9': IL NUOVO ATTACCANTE DOPO GIROUD - L'ultimo capitolo riguarda il centravanti, ma quello del nuovo '9' è un nodo che la società di via Aldo Rossi deve sciogliere a prescindere dall'identità del prossimo allenatore. Olivier Giroud saluterà per provare un'esperienza in MLS (Los Angeles FC) e anche la permanenza di Luka Jovic non è certa. I profili valutati dal Milan sono noti, Joshua Zirkzee è la prima scelta seguito in seconda battuta da Santiago Gimenez e Benjamin Sesko. Quale di questi si sposerebbe meglio con le idee di gioco di Lopetegui? Il tecnico basco predilige un centravanti di stazza: Luuk de Jong il 9 più impiegato a Siviglia (spazio per Rafa Mir solo nell'ultima stagione sulla panchina andalusa), Diego Costa e Raul Jimenez al Wolverhampton. Considerate queste premesse, tutto lascerebbe presupporre un testa a testa tra l'attaccante del Bologna e quello del Lipsia, simili per altezza (oltre 190cm entrambi) e per costo (superiore ai 50 milioni di euro), ma molto dipenderà da quali saranno le reali opportunità di arrivare a uno dei due o al bomber del Feyenoord. Senza escludere l'arrivo di un ulteriore centravanti, specie se non dovesse restare Jovic, ma attenzione a Noah Okafor che potrebbe trovare più spazio al centro piuttosto che come alternativa di Rafael Leao a sinistra.

    Con il tridente non dovrebbe cambiare molto invece per quanto riguarda gli esterni offensivi, con Leao al centro del progetto e Christian Pulisic come suo alter ego sulla corsia di destra, ma con l'avvento di un nuovo tecnico - Lopetegui o un altro - si aspetta di trovare più spazio nelle rotazioni Samuel Chukwueze, il più 'sacrificato' come ammesso dallo stesso Pioli nel finale di stagione.

    @Albri_Fede90

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