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  • Momenti Di Gioia: il Copenaghen fa alzare la Coppa a tifoso disabile

    Momenti Di Gioia: il Copenaghen fa alzare la Coppa a tifoso disabile

    • Alessandro Di Gioia
    In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia"".

    Vincere la Coppa di Danimarca, per il Copenaghen, è ormai diventata una formalità: i Leoni hanno infatti trionfato per la terza volta consecutiva, battendo in finale per 3-1 il Brondby, dopo le vittorie contro Vetstsjaelland e Aarhus. Ora la squadra della capitale è a un solo trofeo di distanza dall'Aarhus, visto che ha centrato l'ottava DBUs Landspokalturnering della sua storia.  Alla Coppa nazionale presto si aggiungerà anche il secondo titolo di campione danese consecutivo, l'undicesimo della sua storia: ormai sono solo quattro i titoli di distanza dal KB, che però non vince dal 1980. Insomma, stiamo parlando di una società abituata a vincere, la miglior squadra danese del momento: ma vincere in campo, a volte, è più semplice che farlo fuori dal rettangolo verde. E i calciatori della Byens Hold, la squadra della città, hanno dimostrato di essere dei campioni anche una volta arrivato il triplice fischio. 

    SCENA DA BRIVIDI - Dopo la vittoria in Coppa infatti, con la doppietta realizzata da Cornelius, classe '93 futuro calciatore dell'Atalanta, e il gol di Santander, al momento di sollevare il trofeo, il capitano Zanka in accordo con i compagni ha deciso di passarlo in tribuna e di farlo sollevare a un tifoso disabile, che non poteva credere ai propri occhi per la gioia di condividere una simile vittoria assieme ai propri beniamini. Una scena da brividi, che ci spiega perché il calcio possa e debba continuare ad essere uno sport di aggregazione in grado di regalare sogni, prima di una mera questione di marketing. 

    @AleDigio89

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