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  • Non è un Milan all'altezza di Bacca

    Non è un Milan all'altezza di Bacca

    Dalle stelle alle stalle in sole 3 partite. Il Milan e il suo allenatore, Sinisa Mihajlovic sono tornati sotto stretta osservazione per l'incredibile involuzione tattica arrivata fra la vittoria contro la Lazio e la sconfitta contro la Juventus. In mezzo il soffertissimo pareggio con l'Atalanta e la sensazione che la partita con i biancocelesti sia stato solo un effimero fuoco di paglia.

    NON TIRA IN PORTA - Il Milan ha un grosso problema di fondo: fatica tremendamente a tirare in porta. Oltre ad essere l'11esimo attacce della Serie A il Milan ha tirato verso la porta dei propri avversari in 13 giornate soltanto 164 volte, lo stesso numero di tiri completati dal Frosinone e dietro a realtà meno quotate come l'Empoli.



    BACCA NON TIRA - E Carlos Bacca è l'emblea dei problemi offensivi di questa squadra. L'attaccante colombiano ex-Siviglia è straordinario nella conversione in gol delle poche occasioni creato. 6 reti in 13 giornate, un gol ogni 163 minuti. Numeri incredibili se si pensa che Bacca ha portato a termine soltanto 14 tiri in 13 giornate (per fare un paragone l'attaccante del Frosinone, Federico Dionisi ne ha completati 19 in 11 incontri).

    MAI IN AREA - E a far ancora più riflettere è l'analisi delle zone di azione di Bacca nel corso della sfida persa 1-0 contro la Juventuso allo Juventus Stadium. L'attaccante rossonero non è mai stato innescato dai compagni all'interno dell'area di rigore. Un dato incredibile per colui che dovrebbe essere, nelle idee di Mihajlovic, la punta di diamante del suo 4-3-3.

    PASSAGGIO AL 4-4-2 - I numeri non mentono, questo Milan non è ancora "in formato Bacca". Eppure ad inizio stagione, in coppia con Luiz Adriano, Bacca sembrava aver trovato un'intesa potenzialmente letale. I due attaccanti si completano al meglio, si dividono i compiti, tengono impegnati a tempo pieno i difensori avversari. Le difficoltà difensive avevano spinto Mihajlovic a sacrificare il tandem d'attacco sull'altare della solidità difensiva. Una scelta che ha pagato soltanto a tratti e che, con la panchina del serbo tornata a traballare pericolosamente, potrebbe essere nuovamente accantonata per un passaggio ad un classico 4-4-2 in grado di coprire tutte le zone del campo e garantire un maggior numero di palloni giocabili, in area di rigore, per Bacca e Luiz Adriano.

     

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