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  • Partecipazione, intensità e cura dei dettagli: ecco tutti i segreti del metodo Gattuso

    Partecipazione, intensità e cura dei dettagli: ecco tutti i segreti del metodo Gattuso

    • Daniele Longo
    Il Milan ha aperto le porte di Milanello ai giornalisti, dando la possibilità di assistere alla seduta di allenamento mattutina. Un evento che spezza con il recente passato, un modo per osservare da vicino le metodologie di Gattuso e l'armonia che si è creata all'interno del gruppo rossonero. 
     
    IL METODO - Il lavoro di Gattuso è sotto gli occhi di tutti e ha portato, in pochissimo tempo,  a recuperare 6 punti alla Roma, 7 alla Lazio e soprattutto 9 all’Inter. Ringhio è riuscito a stabilrire un'empatia molto forte con i suoi giocatori, guadagnandosi la stima e la fiducia di tutto l'ambiente rossonero. Le buone notizie arrivano da Andrea Conti e Nikola Kalinic, presenti in gruppo. Alla base degli ultimi successi c'è una eccellente condizione fisica, normale conseguenza della qualità degli allenamenti. Tutto è studiato nei minimi dettagli: dal drone di sarriana memoria che registra ogni movimento all'intensità chiesta fin dai minuti iniziali della seduta. Gattuso fa da direttore d'orchestra, coadiuvato da uno staff coeso e preparato. La prima parte è incentrata sui movimenti della linea difensiva, situazioni di gioco ripetute fino al raggiungimento del risultato finale. Perchè il Milan deve essere compatto, ha sempre le linee molto corte e fa la fase di non possesso con almeno sei uomini. Chi sbaglia o non ci mette il massimo sa già che sarà oggetto delle urla e dei rimproveri del mai domo Gattuso.
     
    PARTECIPAZIONE DI TUTTI - La prima missione è stata quella di superare le paure e le incertezze di un gruppo rinnovato e che non riusciva a rialzare la china una volta subito il colpo. Per riuscirci Gattuso ha lavorato sulla testa dei giocatori, cercando di far sentire tutti parte integrante, anche quelli che rimangono sempre fuori dalla lista dei convocati. Protagonisti nelle esercitazioni anche Juan Mauri, fratello di Josè, e Jherson Vergara, due che non hanno nemmeno la benché minima possibilità di totalizzare qualche minuto in stagione. Partecipazione ma senza bugie, le promesse sono state bandite per dare spazio alla franchezza e alla competizione. Il Milan ha trovato un'ossatura, sono almeno 9 titolari fissi e su quelli sta cercando di riscrivere la storia di una stagione iniziata male ma che può regalare un finale dolcissimo.

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