Ancelotti: 'Preparazione? Una barzelletta, tutte c...ate! Non mi importa la ripresa, è l'ultimo pensiero'
SUL MOMENTO - "Oggi la priorità è la salute, limitare il contagio. Quando si ricomincia, quando si finisce, le date...Credimi, non mi importa, in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. L'idea iniziale era quella di ripartire a maggio, ma è fuori discussione che ci si riesca. Sento parlare di taglio degli stipendi, di sospensione dei pagamenti. Mi sembrano soluzioni inattuali, intempestive. Presto cambierà l'economia, e a tutti i livelli: i diritti tv varranno di meno, i calciatori e gli allenatori guadagneranno di meno, i biglietti costeranno di meno perché la gente avrà meno soldi".
SULLA RIPRESA - "Se sarà possibile proseguire la stagione bene, altrimenti amen. Mi fa ridere chi insiste a fare discorsi sui tempi per la preparazione, c'è addirittura chi parla di tre settimane di allenamento. Son cazzate. E' una barzelletta, quello della preparazione è un falso mito".
RETROSCENA - "Ricordo che nell'estate di Calciopoli stavamo per prendere Ibrahimovic. E quando finalmente Galliani riuscì a convincere Berlusconi, Zlatan si era già messo d'accordo con l'Inter".
SUI CAMBIAMENTI - "L'altro giorno ho letto che l'acqua della Laguna di Venezia non è mai stata così chiara e pulita, anche l'aria è cambiata, uno spettacolo le strade vuote, quanto sarebbe bello se tutto questo non dipendesse dalla pandemia, se il prezzo non fossero migliaia di vite spezzate. Sembra una sorta di ribellione della Terra all'uomo. Se esplode anche internet siamo a cavallo. Fine della schiavitù dello smartphone, si torna ai rapporti personali. L'altro giorno ho letto che Zuckerberg si è detto preoccupato perché la rete sta andando in tilt per via del sovraccarico originato dai social. Ma magari! Lasciatemi coltivare questa illusione. Non c'è nulla di buono nel virus, solo dolore, disperazione e paura. Ma se si vuole trovare un lato positivo in tutto questo, il ritorno all'educazione e a una vita di relazioni è quello augurabile".