Calciomercato.com

  • Chelsea-Juve, le pagelle di CM: Rabiot dorme, disastro Alex Sandro. Tuchel con le riserve porta a spasso Allegri

    Chelsea-Juve, le pagelle di CM: Rabiot dorme, disastro Alex Sandro. Tuchel con le riserve porta a spasso Allegri

    • Nicola Balice
    Chelsea-Juventus 4-0

    Chelsea


    Mendy 6: non ci sono particolari interventi da registrare
    Chalobah 7: al posto giusto nel momento giusto, Chiesa non lo passa mai.
    Thiago Silva 7: passa il tempo e non perde un colpo, l'intervento con cui evita al pallonetto di finire in porta vale come e più di un gol segnato.
    Rudiger 6,5: decisivo in occasione della rete di Chalobah, non per la sponda di mano involontaria ma per aver mandato fuori giri Rabiot.
    James 7: mica semplice stare nella morsa Alex Sandro-Chiesa, lui non soffre nemmeno un po' e anzi spezza in due la Juve.
    Kante 6,5: fa tutto e lo fa bene, in una notte come questa non ruba la scena e torna a fare il gregario di lusso (37' pt Loftus-Cheek 6,5: non è Kante, ma porta il suo contributo).
    Jorginho 7: fascia di capitano al braccio, detta i tempi nella doppia fase e quando cresce il Chelsea cambia marcia.
    Chilwell 6: prova ordinata e senza sbavature. Esce per infortunio (26' st Azpilicueta 6: uno spezzone, un allenamento)
    Ziyech 6,5: un tempo sonnecchiante, poi si accende e son dolori.
    Hudson-Odoi 7: sempre pericoloso, il gol è l'ovvia conseguenza di una prova ottima.
    Pulisic 5,5: centravanti obbligato, unico sotto la sufficienza (27' st Werner 6,5: una sola cosa, è il gol che vale il poker)

    All. Tuchel 7: porta a scuola Allegri, tante assenze anche per lui ma il Chelsea quasi non lo fa notare. Questo perché tutti sanno sempre cosa fare, indipendentemente da chi scende in campo. Perde pure Kante a partita in corso, va pure meglio.


    Juventus

    Szczesny 6,5: sui gol può poco o nulla, sul resto ci mette ben più di una pezza. Ne prende quattro, potevano essere di più.
    Cuadrado 5: torna terzino per forza, prova piuttosto nervosa contro la sua ex squadra (35' st De Winter sv).
    Bonucci 6: prova a guidare la difesa e si gestisce, provvidenziale su Hudson-Odoi, è forse il meno colpevole di tutti ma arriva sempre qualche errore di un compagno e alla fine la Juve ne prende quattro
    De Ligt 5: salta a vuoto in occasione del primo gol, forse disturbato da Rabiot. La sua spizzata libera James per il raddoppio. E poi non ferma Loftus-Cheek sul 3-0. La sensazione è che vada in difficoltà per tamponare falle altrui.
    Alex Sandro 4: soffre la verve di James nel primo tempo, ma è nella ripresa che non ci capisce nulla. Tutti i gol del Chelsea nel secondo tempo lo vedono assente ingiustificato.
    Locatelli 6: tra i meno peggio, gioca semplice e per poco inventa la palla che avrebbe cambiato sorte al match, quando libera Morata davanti a Mendy (22' st Arthur 6: mette minuti in una gara che non ha nulla da dire)
    McKennie 5,5: ala destra di contenimento, ci mette tutto quello che ha e poi va in tilt regalando il quarto gol.
    Bentancur 4,5: torna titolare, torna in un limbo di rendimento che lo rende uno dei misteri di questa Juve (14' st Dybala 5,5: la frittata ormai è fatta, ma non dà nulla alla squadra).
    Rabiot 4,5: perde il duello con Rudiger prima ancora che arrivi il pallone e si fa cogliere di nuovo impreparato proprio dove non ci si può ammettere distrazioni. Bene con la Lazio, col Chelsea rientra nei ranghi della mediocrità. 
    Chiesa 5: costretto a un lavoro di puro sacrificio, Allegri gli chiede i gol perché è un attaccante ma finisce per riuscire mai ad arrivare dalle parti dell'area avversaria (35' st Kulusevski sv).
    Morata 5,5: da solo a fare la guerra contro i tre centrali del Chelsea, stava comunque per trovare il gol ma Thiago Silva glielo nega sulla linea (22' st Kean 5,5: non ci si accorge quasi del suo ingresso)

    All. Allegri 4,5: la Juve va a Londra con l'obiettivo unico di non perdere e viene travolta. Il piano quasi riesce nel primo tempo, il Chelsea passa solo su gol controverso e Morata sfiora la rete del pareggio. Ma il disastro si completa nella ripresa, non c'è proprio nulla da salvare. Gli errori individuali si moltiplicano, non può però essere sempre e solo colpa dei giocatori.





     

    Altre Notizie