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  • Chirico: ‘Lotito ipotizza complotti in Juve-Inter e ora vuole lo spareggio scudetto. Nessuno parla?'

    Chirico: ‘Lotito ipotizza complotti in Juve-Inter e ora vuole lo spareggio scudetto. Nessuno parla?'

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    La Serie A deve riprendere, onde evitare “di mandare a gambe all’aria il sistema”. E se non si possono rigiocare tutte le partite mancanti per completare il campionato, niente play-off per una questione “di equità”: lo scudetto va assegnato con una gara secca tra Lazio e Juventus. In una sorta di spareggio.

    Chi lo ha stabilito? Ovviamente, nessuno. È soltanto l’ultima sparata di Claudio Lotito, tornato a parlare dopo settimane di silenzio, durante le quali è stato però rimpiazzato alla grande dal proprio portavoce Diaconale. Un ritorno col botto, in pieno stile "Marchese del grillo", io sono io e voi siete un … Ha infatti confessato di aver consigliato ad uno degli esperti del comitato scientifico federale di andare a fare il professore di mandolino, in quanto di virus ne sapeva di più lui, che “prima di fare altro, ho studiato medicina e pedagogia”. 

    Lotitus Dominus, sapendo fare di tutto, ovviamente, sa anche come superare l’emergenza covid-19 (“Ho spiegato ai medici la natura del virus”) e come far ripartire il calcio. Sanificazione di tutti i centri sportivi, “io la so fare, la mia azienda lavora negli ospedali”, quindi test sierologici e tamponi, “a stare larghi, per 20 squadre ne servono 2.500” e grazie agli accordi federali col Campus biomedico di Roma e altri centri privati “non ne leviamo a nessuno”. A Formello è tutto pronto, “ho fatto avere le mascherine pure a qualche presidente”. Lui è avanti.

    Quindi, la formula per chiudere questo campionato. Giocarle tutte? Mmmm…meglio di no, “ci penalizzerebbe. Avevamo sacrificato l’Europa League, così avremmo giocato una volta a settimana mentre le altre squadre due. Se si rigiocasse, perderemmo questo vantaggio”. 

    E allora, che si fa? Play-off? Neanche per idea: “Per equità, Inter a -8 e Atalanta a -14 sarebbe giusto coinvolgerle?”. E poi, “io sono ad un punto dalla Juve, solo perché gli han fatto giocare Juve-Inter…vabbè, l’avete vista. E noi la Juve l’abbiamo già battuta 2 volte”.

    Non resta che disputare una partita secca tra Juve e Lazio. Magari all’Olimpico, anche se il calendario prevederebbe la gara di ritorno a Torino. Decide Lotitus Dominus.

    Tutto questo bel potpourri di dichiarazioni, nel silenzio generale. Non un solo commento da parte di Federazione e stampa sportiva. Magari qualcuno si è lasciato pure andare a qualche risata, quando da ridere ci sarebbe proprio poco.

    Chiedo al presidente Gravina e a tutti gli esimi colleghi: vi sembra normale che il presidente di una società di Serie A, quotata pure in Borsa, possa dichiarare, pubblicamente e come se fosse una cosa normale, di aver deciso di far uscire la propria squadra da una competizione internazionale per trarne vantaggio in campionato? L’etica sportiva è stata definitivamente abolita? E poi, agli azionisti della Lazio, grandi o piccoli che siano, ha fatto piacere venire a conoscenza di una scelta del genere da parte del proprio club? 

    Lotito ha avanzato dubbi pure sull’ultimo derby d’Italia, ventilando l’ipotesi sia stata fatta giocare solo con lo scopo di far tornare la Juve in testa alla classifica (ps: la Lazio era in testa grazie ad una partita in più). Non solo: quel “vabbè, l’avete vista” sembra quasi sottintendere non sia stata una gara regolare. Col benestare dell’Inter? Con tutta la rivalità in essere tra i due club? Assurdo. Per giunta dopo tutte le pressioni fatte proprio da Marotta affinché quella partita non venisse rinviata a maggio ma disputata subito, a porte chiuse. Prima ancora di recuperare la gara con la Sampdoria. 

    Infine, la partita secca. Come se Lazio e Juve si trovassero a pari punti in classifica, e quel punto di vantaggio dei bianconeri non contasse, perché la Lazio ha già vinto 2 scontri diretti contro di loro.   

    Qualcuno se la ride, ma Lotito parlava seriamente. Purtroppo. 

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