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  • Coronavirus: accordo Lega Pro-AIC, Serie C sospesa fino al 3 aprile

    Coronavirus: accordo Lega Pro-AIC, Serie C sospesa fino al 3 aprile

    Dopo una conference call tenutasi in mattinata tra i vertici della Lega Pro e quelli dell'Assocalciatori, è stata diffusa questa nota ufficiale a proposito del futuro prossimo dei campionati di Serie C:

    "La riunione si è aperta con il comune impegno teso a portare a termine il Campionato Serie C auspicando che le condizioni sanitarie lo consentano, pur nella consapevolezza di trovarsi di fronte ad uno scenario da monitorare con attenzione giorno dopo giorno in attesa delle indicazioni e dei provvedimenti delle Autorità.

    Il tavolo si è già attivato per valutare e quantificare l’entità dei danni subiti e di quelli che nel prossimo futuro i club si troveranno ad affrontare. Non appena verrà pubblicato il testo del Decreto “Cura Italia”, il tavolo approfondirà e si confronterà sugli strumenti da porre in campo per fronteggiare questa situazione emergenziale. Lega Pro ed AIC hanno condiviso un percorso per affrontare insieme i sacrifici che la crisi richiederà.

    Preso infine atto delle disposizioni e raccomandazioni delle Autorità e della Federazione Medico Sportiva Italiana, che individuano nei giorni a venire il periodo del possibile “picco massimo” dei contagi da Coronavirus Covid-19, Lega Pro ed AIC hanno ritenuto doveroso e prudente per la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori dei club, posticipare alla data del 3 aprile p.v. il termine fino al quale dovrà essere osservata la sosta delle attività, rimanendo invariate le prescrizioni che i tesserati dovranno osservare ed in particolare:

    a) evitare gli spostamenti in entrata e in uscita dal luogo di dimora o domicilio nel comune dove ha sede l’attività lavorativa ovvero dal differente luogo dove gli stessi effettivamente abitano, salvo le ipotesi legate a situazioni di necessità o motivi di salute;

    b) rimanere nella propria abitazione, in caso di febbre superiore a 37,5 gradi, limitando al massimo i contatti sociali, nonché di contattare il proprio medico curante;

    c) non uscire dalla propria abitazione per chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al virus”.

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