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  • Coronavirus: Fedez e Chiara Ferragni raccolgono 3 milioni, partecipano Cerri e Florenzi

    Coronavirus: Fedez e Chiara Ferragni raccolgono 3 milioni, partecipano Cerri e Florenzi

    • Vanni Paleari
    Every little thing gonna be alright, cantava Bob Marley in Three Little Birds, quello che è diventato (dal 1977 in poi) un mantra che rasserena e da speranza agli animi di tutti. Il potere salvifico della musica e del rock non ci salverà, di certo, dal Coronavirus ma per l’ennesima volta nella storia, la seconda arte ha la possibilità di fare del bene all'umanità mentre cerchiamo di fare quello che più è utile per salvare gli altri e noi stessi: la solidarietà. Solidarietà che non è mai stata semplice come in questa situazione d’emergenza.

    Basta stare nella propria casa, non è complicato: è semplice più che strimpellare la Canzone del Sole o Wonderwall con la chitarra. E sono gli stessi sportivi e artisti che di solito ammiriamo nella loro dimensione più congeniale, spazi aperti e clamore del pubblico, a ricordarcelo. L’ha fatto l’attaccante del Sassuolo, Ciccio Caputo, in un Mapei Stadium deserto prima del blocco della Serie A, con un semplice foglietto e un marleyano messaggio: andrà tutto bene.

    L’hanno fatto, e lo stanno facendo sui social, i nostri artisti musicali con messaggi che, nella loro semplicità e dalla tranquillità delle quattro mura domestiche, ci ricordano che possiamo farci rasserenare dalla musica, anche se lontana da amplificatori e brividi del palco. Possiamo, dobbiamo farlo ora, per poter apprezzare ancora di più tra qualche mese il boato di una curva dopo un gol o un coro di un’intera arena nel più emozionante dei ritornelli singalong, festeggiando tutti insieme la sconfitta di questo virus maledetto. Jovanotti, con uno strumento a corde arabo in mano, Calcutta con un karaoke casalingo tanto straziante quanto divertente, Frankie Hi-Nrg con un’incisiva storia raccontata tramite pupazzi e statuine sul contagio e l’incoscienza, Giuliano Sangiorgi con un brano inedito sul momento che stiamo vivendo, Brunori Sas che ci ricorda che a casa (come da titolo di un suo album del 2017) va tutto bene e saluta tutti con un “colpo di gomito”. E ancora Bocelli, Ligabue, Tiziano Ferro, Marracash, Mamhood, Diodato, Laura Pausini, Fiorella Mannoia e tantissimi altri. Tutti lì a ricordarci che è il momento di fare un gesto tanto semplice quanto eroico. 

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    Su tutti, spicca l’iniziativa di Fedez e Chiara Ferragni, che hanno lanciato una raccolta fondi per la terapia intensiva del San Raffaele (diretta dal prof. Burioni, che li ringrazia) e, in un solo giorno, hanno raccolto circa 3 milioni di euro. Hanno partecipato anche i calciatori Cerri e Florenzi. E in questo isolamento, carico di psicosi, ansie e paure possiamo farci consolare da quegli album che hanno dato speranza a intere generazioni e prenderci del tempo per capirli meglio e approfondire il loro significato: modalità di fruizione non semplice in quest’epoca fatta di streaming e ascolto veloce delle canzoni in modalità shuffle. Riprendete in mano un’opera dei Beatles, di Bowie, Dylan, Hendrix, Marley, degli Stones, dei Pink Floyd, di Lou Reed e degli Zeppelin: vi farete consolare e ne uscirete arricchiti. Canzoni contro la paura per tornare ad abbracciarci e gioire insieme domani. 
     

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