Coronavirus, il compagno del Picchio Calcio Somaglia del Paziente 1: 'Sintomi, quarantena e tv, così convivo con il virus'
PAZIENTE - "Sabato 15 ha giocato con me, sono stato seduto accanto a lui. Quando si è saputo che era in ospedale, venerdì, tutti quanti ci siamo messi volontariamente in isolamento e sabato ci hanno fatto i tamponi".
SINTOMI - "Alcuni ancora devono arrivare. Per adesso siamo risultati positivi in sei, più Mattia. Siamo tutti in quarantena nelle nostre case. Nessuno di noi per ora è stato così male da essere ricoverato. Qualche sintomo, qualche linea di febbre, ma niente di serio. Io sono sposato, ero convinto di aver contagiato mia moglie e invece, con mia grande sorpresa, il suo tampone è negativo. Devo rimanere in casa, non avere contatti ravvicinati con altre persone, a partire da mia moglie che come me è in quarantena. E poi niente sudate, tachipirina all’occorrenza, chiamare subito il 112 se i sintomi si aggravano e misurare la febbre più volte. Per adesso varia fra i 37.1 e i 37.8. Non ho difficoltà respiratorie e ogni tanto mi viene un colpo di tosse, ma niente di che".
COMPAGNI - Abbiamo creato un gruppo WhatsApp fantastico. Ci scriviamo difficoltà, dettagli che preoccupano o divertono. È diventato un passatempo. Per il resto ascolto musica, parlo al telefono, mando messaggi, e poi non so più quanto calcio e documentari ho visto. Me ne sto a guardare il cane che gioca con mia moglie in giardino. Vorrei tanto abbracciarla ma non si può".
PRECAUZIONI - "Dormiamo in stanze separate e usiamo bagni diversi. Io disinfetto il mio ogni volta che lo uso. Stiamo rigorosamente a più di due metri di distanza. Mangiamo e parliamo in lontananza".
TAMPONI - "Una settantina di persona sono state controllate. Ma ho saputo dall’infettivologa una cosa surreale: pur di farsi fare il tampone qualcuno che mi conosce si è inventato contatti recenti con me mai avvenuti".