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  • Crotonemania: riammissione in A? Pensiamo a Stroppa

    Crotonemania: riammissione in A? Pensiamo a Stroppa

    • Michele Santoro
    Domani inizia ufficialmente la nostra scalata alla Serie A. Con la presentazione di Giovanni Stroppa, nuovo allenatore, partirà la rincorsa alla massima serie, per la seconda volta, che si sa, è sempre più difficile. Assicurarsi uno dei primi tre posti della classifica cadetta, questo l’obiettivo: non riesco, non posso, al momento, immaginare scenari diversi da quello della B. E perciò ragiono di conseguenza. Quanto letto su altri giornali, su una possibile riammissione in A dei pitagorici al posto del Parma, non è totalmente campato in aria. Se i crociati fossero estromessi, promuovere un Palermo che non si è conquistato nulla sul campo, autorizzerebbe, tecnicamente, anche tutte le altre squadre che si sono giocate i playoff ad avanzare pretese. Una via che difficilmente FIGC e Lega Calcio dovrebbero perseguire, a meno che non si opti per una sclerotizzazione dei regolamenti e dei tempi. Crotone, quindi, scelta più logica e opportuna, almeno sulla carta. È inutile però parlarne ora, aspettiamo la pronuncia del Tribunale Federale, che sentirà Calaiò e co. tra una decina di giorni.

    Domani avremo sicuramente le idee più chiare su quella che potrebbe essere la rosa deputata a bissare l’impresa della stagione 2015/2016. Il parco giocatori già in parte è stato smantellato, visti i molteplici prestiti che rimpolpavano l’organico rossoblù, ma la vecchia guardia non dovrebbe essere toccata. A meno di sorprese, Cordaz, Stoian e Budimir guideranno i nuovi; a questi si sono aggiunti i già apprezzati Benali e Simic, che presto potrebbero essere riaffiancati da Crociata, Zanellato, Faraoni e Sampirisi. Sarà difficilissimo trattenere, invece, Nalini, Martella, Barberis e Rohden, desiderosi di nuove esperienze. Quasi impossibile pensare di rivedere in Calabria, se non da avversario, Simy, forse il più ricercato tra gli Squali. Alcune cessioni, tra cui quella del nigeriano, saranno necessarie per fare cassa e reinvestire in giocatori di categoria, smaliziati e abituati a lottare per l’obiettivo promozione.
     

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