Calciomercato.com

  • Dal rinvio del portiere al fallo di mano: le nuove regole cambiano il calcio

    Dal rinvio del portiere al fallo di mano: le nuove regole cambiano il calcio

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Il calcio va più veloce. Le regole che da luglio entreranno in vigore per volere dell’International Board hanno un obiettivo: mantenere la palla in gioco il più a lungo possibile, rendere rapida la ripresa del gioco, combattere e, possibilmente sconfiggere, i perditempo.
     
    La modifica più significativa riguarda il rinvio del portiere che indirizza la palla verso un compagno. Prima, cioè adesso e fino all’entrata in vigore della norma, la palla era giocabile solo nel momento in cui usciva dall’area di rigore. Per questo il difensore che fosse in difficoltà per l’attacco del pressing avversario, aveva la possibilità di toccare il pallone quando era ancora in area. L’arbitro fischiava la ripetizione del rinvio e il rischio di subire un gol era vanificato. 
     
    Presto - l’Uefa potrebbe addirittura anticipare la Fifa con l’Europeo Under 21 e le qualificazioni a Euro 2020 - non sarà più così. Il pallone sarà in gioco nel momento in cui il portiere lo tocca. Quindi delle due l’una: o il difensore è bravo a difenderlo e a rigiocarlo o il pressing degli avversari avrà la meglio.
    Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitrale della Fifa, ha detto che così ci si adegua alla costruzione del gioco palla a terra, sempre più praticato dalle squadre. Ancora una volta - non sarà la prima e nemmeno l’ultima - sono in disaccordo con lui.
     
    Chi costruirà basso rischia indubitabilmente di più rispetto a chi lancia lungo. A mio avviso, dunque, la regola è un deterrente per le squadre più tecniche. Da allenatore, prima ancora che da giornalista, e ammesso che fossi alla guida di una squadra di calcio, piazzerei almeno tre uomini al limite dell’area, pronti a buttarsi dentro sul pallone giocato corto dal portiere per un compagno, anche se quest’ultimo potrà stare dentro l’area . Se lo ingabbio o, ancora meglio, gli sottraggo la palla sono praticamente in porta e al 70 per cento farò gol. 
     
    Dice: ma i difensori sono diventati bravi tecnicamente. Naturalmente è vero, però nessuno è così abile da poter organizzare un fraseggio dentro l’area di rigore, eludendo un pressing organizzato, anche perché lo spazio è ridotto. Sto pensando a Guardiola, il primo ad aver costruito basso. Se la contromisura - cioè il pressing - è efficace, dall’area esci con difficoltà e, oltre al gol, rischi comunque di compromettere l’efficacia della tua stessa azione.
     
    Detto tutto questo, la palla sarà giocabile più rapidamente e ovunque, aumenteranno le segnature, il pressing sarà ultraoffensivo. Non so se il calcio migliorerà, ma gli sarà ulteriormente sottratta qualche altra pausa. Insomma si giocherà di più.
     
    Un altro provvedimento dovrebbe aumentare il tempo di gioco: la sostituzione del calciatore dalla linea di campo più vicina. Troppo spesso e ormai sistematicamente quando c’è un cambio, il giocatore che esce rallenta, saluta arbitro e compagni, ringrazia il pubblico, si ferma o cammina molto lentamente. Manfrine del genere non sono più tollerabili anche perchè spesso passano più di trenta secondi per sostituzione. Così l’arbitro potrà ordinare il cambio nel punto più vicino all’uscita dal campo del giocatore sostituito.
     
    Terza modifica. Uno o più calciatori che subiscano un fallo, anche grave, cioé da giallo o da rosso, potranno battere subito la punizione per usufruire di una sorta di vantaggio a sorpresa. L’arbitro lascerà giocare e sanzionerà con il cartellino solo ad azione conclusa.
     
    L’International Board non si ferma qui. Riassumo, dunque, le altre regole cambiate.
     
    1) gli allenatori che infrangono il regolamento non saranno più richiamati a voce, ma puniti con il cartellino giallo e quello rosso. Più gialli portano alla squalifica. Almeno un turno di stop in caso di rosso.
     
    2) i compagni di un calciatore che sta battendo una punizione a favore non potranno più inserirsi nella barriera avversaria o disturbarla in qualche maniera. Chi vuole continuare a farlo deve stare ad almeno un metro dalla barriera.
     
    3) sul calcio di rigore, il portiere potrà tenere un piede oltre la linea di porta. Se avanza con entrambi il rigore sarà ripetuto in caso di parata. Nella fattispecie anche il Var potrà intervenire.
     
    4) fine del minuetto della palla a due. L’arbitro la assegnerà a chi ha il diritto di giocarla e l’avversario dovrà stare a quattro metri di distanza.
     
    5) La palla a due esisterà in un caso soltanto. Quando l’arbitro - anche se in modo involontario - passa la palla o - per assurdo - segni un gol. Il gioco sarà fermato e sarà scodellata una palla a due. In caso di tocco dell’arbitro in una delle due aree, la palla entrerà nel possesso del portiere.
     
    6) Non esiste più l’involontarietà in caso di tocco di mani seguito da un gol. Anche su rimpallo o colpo involontario del giocatore che segna, il gol sarà annullato.
     
    7) Per il fallo di mano nella propria area sono previsti due casi: il tocco volontario e la posizione innaturale, anche se involontaria, quando il braccio è in linea con le spalle, o sopra le spalle o lontano dal corpo. Il tutto a prescincere dalla distanza tra  chi tira e chi respinge. Solo se un calciatore si tira addosso la palla e colpisce la propria mano non viene fischiato fallo.
     
    8) il fallo di mano in scivolata sarà sempre fischiato a meno che il calciatore non tocchi la palla con il braccio in appoggio e questo sia attaccato al corpo.
     
    9) Il portiere che, su retropassaggio del compagno, imprime alla palla una traiettoria innaturale, può tornarne in possesso senza commettere fallo.      

    Altre Notizie