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  • De Laurentiis: 'Per Cavani non mi sono ancora mosso. Sarri? Non ho sbagliato'

    De Laurentiis: 'Per Cavani non mi sono ancora mosso. Sarri? Non ho sbagliato'

    A tutto De Laurentiis. Il presidente del Napoli ha parlato ancora del mercato degli azzurri a Sky Sport, a partire dal possibile ritorno di Edinson Cavani: "Falso, non sto per prenderlo. Quando devo comprare qualcuno veramente mi muovo in prima persona e al momento non è successo. Benzema? Non mi sono arrabbiato per la sua risposta via social, è giusto che lui si senta piccato e gli chiedo scusa se è così. Oggi come oggi non è un giocatore da Napoli, quattro o cinque anni fa lo sarebbe stato. Così come Di Maria. Anche su Belotti è tutto falso. Prenderemo un attaccante? Il ritiro serve per capire di cosa ha bisogno l'allenatore, che deve avere il tempo di conoscere i giocatori. Non ha ancora visto Milik, un grande centravanti che non ha segnato negli ultimi anni per gli infortuni, abbiamo Mertens, abbiamo Callejon, Verdi. Che l'abbiamo preso a fare? Può fare l'attaccante, l'esterno destro e sinistro. Abbiamo ancora diversi giorni per capire chi può entrare e chi può uscire".

    SUL TERZINO - "Prendiamo un terzino? Questo è vero. Sabaly ha avuto un incidente, a parte lui e Lainer, per cui non mi sono preso coi procuratori, ci servono giocatori che giochino a destra e sinistra. Mi piace Arias, ma abbiamo altri cinque o sei giocatori in lista".

    SU RONALDO - "Cristiano Ronaldo proposto? Questo è vero, come si fa a non prendere in considerazione un campione come lui? Mi colpì quando in finale dell'Europeo col Portogallo incitava dalla panchina i suoi compagni. Quando Mendes mi chiamò, mi chiese cosa ne pensassi di Ronaldo, io risposi che non potevo che pensarne bene, ma non potevo mettere in difficoltà e far fallire nuovamente il Napoli. Campionato chiuso con CR7 alla Juve? Falso. Qualcuno batterà la Juventus, sarà ancora più bello. L'asse del campionato spagnolo, con Ronaldo e Ancelotti, si è spostato in italia".

    SU ANCELOTTI - "Io e Carlo abbiamo una grande esperienza, di vita e di calcio, non possiamo che andare d'accordo. Lui non è un oracolo, ti stimola e accetta di essere stimolato, c'è un contraddittorio sempre sereno, garbato e intelligente".

    SU SARRI - "Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto entrambi degli errori, io non credo di averne fatti. Anche quando non l'ho contestato non credo sia stato un errore, anche se sarebbe stato facile, visto che aveva un contratto e continuava a rinviare. Poi mi voleva smontare la squadra e portarla tutta in Inghilterra, io ho dovuto fare la voce grossa con Marina e gli avvocati di Sarri. Ancelotti ha detto che poteva fare a meno di Jorginho, quindi è andato al Chelsea".

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