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  • Ex Juventus, Marchisio riparte da Circum: 'Per lanciare i migliori giovani italiani'

    Ex Juventus, Marchisio riparte da Circum: 'Per lanciare i migliori giovani italiani'

    La classe non è acqua. Claudio Marchisio si reinventa nel mondo del pallone. Cinque anni dopo il ritiro dal calcio giocato da campione di Russia con lo Zenit San Pietroburgo, l'ex centrocampista italiano classe 1986 della Juventus (con cui ha vinto 7 scudetti, 4 coppe Italia e tre Supercoppe italiane segnando 37 gol in 389 presenze) è impegnato nella neo-nata football player agency 'Circum'. 

    Lo stesso Marchisio racconta in un'intervista esclusiva a Goal: "Circum nasce nel tempo e con esperienza. Maturata con la nostra società Mate (comunicazione & marketing) – dove c’è anche Giorgio Chiellini all’interno – con annesso lavoro a 360 gradi sullo sportivo, soprattutto sulla parte dell’immagine e sponsorizzazioni. Con il tempo, quindi, abbiamo fatto tantissima esperienza e il nome 'Circum' nasce proprio per questo: chiudere un cerchio e andare a lavorare anche sotto l’aspetto delle procure. È un progetto che nasce soprattutto da me e da Alessandro Tocci, che è l’agente abilitato per fare il procuratore, mentre io ho iniziato ad andare a vedere tante partite. Da lì è nata una passione, ovvero analizzare il singolo giocatore e dargli un appoggio grazie all’esperienza maturata prima da calciatore e poi post carriera. Abbiamo iniziato con il fatto di concentrarci tanto sull’età, l’idea è quella di andare a trovare i talenti migliori soprattutto a livello italiano, anche perché credo che sia una fascia molto delicata e importante che richiede grande lavoro in campo e fuori. Anche con le famiglie, in quanto reputiamo che sia sempre molto importante dover conoscere il ragazzo prima del talento e, assieme alla sua famiglia, dargli un appoggio a 360 gradi per la sua crescita. Ovviamente il focus non si concentra solamente sui giovani ma anche sui calciatori affermati e, gradualmente, stiamo prendendo strada in questo nuovo mondo”.



    SECONDE SQUADRE - "Stiamo vedendo alcuni cambiamenti, soprattutto con le seconde squadre, credo che questo debba rappresentare il futuro per tanti club in Italia, in modo tale da poter dare la possibilità alle società di creare ragazzi che possano essere più pronti rispetto a quello che era il meccanismo precedente. Non possiamo vedere ragazzi di 20 anni giocare ancora nel campionato Primavera, perché in giro per l’Europa osserviamo già tantissimi talenti che a 17-18 anni giocano non solo il campionato nazionale, anche le coppe europee e frequentano le Nazionali maggiori". 

    LEGGI QUI L'INTERVISTA COMPLETA SU GOAL

     

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    Utente CM 224852
    Utente CM 224852

    Lanciarli al Frosinone! Fate ridere !

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