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  • Panchina Genoa: Thiago Motta supera Carrera

    Panchina Genoa: Thiago Motta supera Carrera

    • Marco Tripodi
    Sono ore di attesa in casa Genoa. Due settimane dopo la sconfitta patita a Marassi col Milan il tormentone esonero torna infatti ad essere d'attualità. Questa volta però le possibilità che Aurelio Andreazzoli riesca a restare nuovamente in sella al Grifone sono pressoché nulle.

    PARMA CAPOLINEA - Il pesante 5-1 incassato ieri a Parma dai rossoblù ha rappresentato con ogni probabilità il capolinea dell'avventura ligure del tecnico di Massa per il quale la fiducia concessagli dalla società quindici giorni fa è stata completamente dilapidata dalla disastrosa prestazione del Tardini.

    LA RICERCA DI PREZIOSI - Se il destino di Andreazzoli sembra irreversibilmente segnato, il vero enigma da sciogliere è quello relativo a chi ne prenderà il posto su una panchina che a breve accoglierà il quinto inquilino in poco più di un anno. Da ieri sera Enrico Preziosi si è messo personalmente al telefono alla ricerca del nuovo tecnico, rinunciando anche a prender parte alla riunione di Lega in corso a Milano in queste ore.

    CARRERA O THIAGO MOTTA? - Il re dei giocattoli nella serata di ieri ha anche avuto un incontro con Massimo Carrera che sembrava decisivo per lo sbarco in Liguria dell'ex tecnico dello Spartak Mosca. Nelle ultime ore tuttavia le sue quotazioni si sono un po' affievolite, facendo risalire bruscamente quelle di Thiago Motta, ex centrocampista rossoblù già accostato al Grifone un paio di settimane fa. L'italo-brasiliano, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha allenato per qualche mese l'under 19 del Paris Saint Germain, in quella che finora risulta essere per lui l'unica esperienza in panchina.

    C'E ANCHE GUIDOLIN - È proprio lo scarno curriculum di Motta sembra rappresentare il freno più importante verso la sua nomina. Ecco perché non si possono escludere piste alternative, come quella che porta a Francesco Guidolin, attualmente terza scelta di Preziosi ma disposto a tornare ad allenare una squadra tre anni dopo il suo esonero dallo Swansea.

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