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  • Inter, Zhang perde la causa negli Usa: ora dovrà sottoporsi al 'test del debitore'

    Inter, Zhang perde la causa negli Usa: ora dovrà sottoporsi al 'test del debitore'

    • Redazione CM
    La stagione calcistica dell’Inter di Zhang si è conclusa con la sconfitta in finale di Champions League per mano del Manchester City, per il presidente nerazzurro quella legale invece è ancora in atto. Continuano infatti i procedimenti nei suoi confronti per la causa sui 300 milioni non pagati a China Construction Bank (Asia) Corporation (CCBA).

    ITER GIURIDICO - Nei mesi scorsi, i creditori si erano mossi negli USA per ottenere informazioni sui rapporti tra l’Inter, Zhang, Goldman Sachs e Oaktree. CCBA aveva chiesto al tribunale degli Stati Uniti il permesso di notificare citazioni in giudizio a diverse istituzioni finanziarie newyorchesi, tra cui Goldman Sachs, Oaktree Capital Management e Bain Capital per poterne sapere di più sul club e sui suoi rapporti con il Gruppo Suning.

    VERDETTO - Un permesso accordato. Come riportato da Calcio e Finanza, nei giorni scorsi infatti la Corte del tribunale del distretto sud di New York ha respinto il ricorso presentato da Zhang e dai suoi legali che dunque dovranno fornire l’accesso alla documentazione richiesta da CCBA. Non tutta però. Nella sentenza, la Corte sottolinea che l’istanza di Zhang e Suning di annullare del tutto le citazioni in giudizio è infondata ma concedendo che "le citazioni in giudizio sono eccessive”. Tra i documenti richiesti, CCBA voleva accedere anche a quelli a partire dall’1 gennaio 2015 e su situazioni svariate, come le potenziali trattative per la cessione dell’Inter.

    FUTURO - Per dirimere la vicenda sono state fissate tre udienze nei prossimi mesi tra Hong Kong e Milano per tre diversi procedimenti. Si partirà il 10 luglio a Hong Kong con quello che viene chiamato “debtor examination”, “esame del debitore”. Come si legge nei documenti depositati negli USA dai creditori, Zhang sarà “interrogato oralmente per chiedergli se ha debiti, quanti debiti gli sono dovuti e quali altri beni o mezzi ha per soddisfare la sentenza” con cui è stato obbligato a ripagare gli oltre 300 milioni di debiti. Dovrà anche “produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere” relativo ai suoi beni e alle sue passività. Il 12 luglio, invece, al Tribunale di Milano ci sarà la prima udienza dopo la richiesta degli istituti bancari di procedere con l’azione esecutiva della sentenza, facendo sì di riconoscerla anche in Italia. Se il verdetto di Hong Kong fosse riconosciuto anche in Italia, gli istituti bancari cinesi creditori potrebbero mettere le mani sugli asset del presidente dell’Inter. Un'ultima causa è quella depositata in sede civile che richiede l’annullamento del verbale del consiglio di amministrazione del club nerazzurro con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per il suo incarico di presidente. Per questa vicenda, il 12 settembre sarà tempo di seconda udienza, dopo la prima svolta ad aprile.

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