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  • Inter, tutto lo sconforto di Spalletti: l'allenatore ha già gettato la spugna?

    Inter, tutto lo sconforto di Spalletti: l'allenatore ha già gettato la spugna?

    • Pasquale Guarro
    Da quando ha messo piede ad Appiano Gentile, un Luciano Spalletti così scarico non lo si era mai visto. Fiacco nelle dichiarazioni, confuso nelle idee, addirittura scoraggiato dal ripetersi di alcune consuetudini che proprio lo disturbano. Lo capisci quando si dice sorpreso per il disastroso avvio di gara dei suoi, o quando in conferenza stampa esclama: “Non so cosa ci si possa aspettare, o che cosa si crede si possa andare a prendere a questo punto del campionato”. Un preoccupante esposto che fotografa quella che attualmente potrebbe essere la situazione in casa Inter, dove una mancata reazione nel derby di domenica sera potrebbe decretare definitivamente lo stato di crisi.

    MUGUGNI AMBIENTALI - Un Luciano Spalletti che era già stato bersagliato dai tifosi sui social per una foto che all’arrivo allo stadio lo ritraeva particolarmente scoraggiato. L’ambiente, insomma, inizia a mugugnare e non va trascurato il fatto che da un mesetto ormai, quando lo speaker del Meazza annuncia il suo nome dopo la lettura delle formazioni, buona parte dello stadio fischi. L’idillio tra il tecnico e il pubblico sembra ormai agli sgoccioli, tanto che un suo addio a fine stagione appara ormai scontato, anche se in realtà è necessario analizzare bene anche il presente.

    NUVOLE CHE PORTANO ACQUA - Perché nel caso i nerazzurri dovessero perdere male il derby, qualsiasi ipotesi potrebbe divenire plausibile. Compresa quella di un’eventuale cambio in corsa. I segnali della squadra sono quasi nulli e i messaggi lanciati dall’allenatore per mezzo stampa non lasciano intravedere il sole dietro le nuvole. Per l’occasione il tecnico toscano avrà di nuovo a disposizione Lautaro Martinez, Brozovic, Joao Mario, Gagliardini, Asamoah, Dalbert e forse anche Nainggolan, che sta tentando il recupero per la sfida contro il Milan. Una gara che potrebbe essere determinante sia per la corsa Champions sia per l’immediato futuro di Spalletti.

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