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  • Juvemania: Allegri, basta accontentarsi. E guai a cedere Chiesa

    Juvemania: Allegri, basta accontentarsi. E guai a cedere Chiesa

    • Marcello Chirico
    E neanche stavolta la Juventus è riuscita a battere in casa l'Atalanta: non accade dal 2018. Ma per Allegri il pareggio è stato comunque un risultato positivo, perché ha permesso alla Juve di aumentare di un punto il vantaggio in classifica sul Bologna (4°), sconfitto in casa dall'Inter.

    Può ragionare in questo modo un tecnico della Juventus Football Club? No, ma lo fa per difendere il proprio lavoro e la panchina, continuando a battere sul tasto della qualificazione in Champions, che se riuscirà a conquistare con questa rosa, composta in gran parte da giocatori giovani e inesperti, è convinto di aver fatto il suo e meritevole di conferma. Non è proprio così, perché questa medesima squadra soltanto un mese fa si trovava ad un solo punto di distacco dall'Inter e lottava per il titolo, adesso è a - 17, dopo aver perso per strada punti con avversari di medio-basso livello. Totalizzando soprattutto la pochezza di 6 punti in 7 partite, di cui 4 giocate all'Allianz.

    L'Atalanta è sicuramente un club dallo standing più elevato, però ad un certo punto della gara la Juventus era riuscita addirittura a ribaltare il punteggio, portandosi in vantaggio: la medesima squadra, soltanto un mese fa, avrebbe fatto di tutto per portarsi a casa i 3 punti. Perché avrebbe difeso e lottato con compatezza e determinazione fino all'ultimo secondo, com'era per esempio capitato nella gara casalinga con la Roma, e stringendo i denti avrebbe portato a casa la vittoria. Alla medesima squadra è venuta meno quella voglia, quella propensione alla lotta che poi si traduceva in risultati e punti. E Allegri non è stato in grado di risvegliarla, di ridare ai suoi ragazzi le giuste motivazioni per tornare ad essere la formazione vista nella prima parte della stagione. In poche parole, di svegliarli.

    Aggiungiamoci poi le scelte sbagliate fatte proprio da lui a partita in corso: sul 2-2, anziché provare l'assalto finale in modo da tentare a vincere la partita, Allegri ha optato per un cambio conservativo (Alex Sandro per Iling) anzichè osare mandando in campo giocatori più offensivi, tipo Yldiz o Kostic (a proposito, che fine ha fatto?). Forse il tecnico era già entrato nel mood del "punto guadagnato sul Bologna". E si è lamentato del fatto che parte dello Stadium non ha sostenuto la squadra. Ma è normale che, difronte a queste ultime prestazioni e a risultati deludenti, l'entusiasmo stia iniziando a scemare anche in gran parte della tifoseria. Unico che ci ha creduto fino alla fine contro gli orobici è stato Chiesa, unico in grado di accendere coi suoi strappi e le sue giocate la partita. Eppure alla Juventus stanno meditando se venderlo o meno. Di questa mediocre rosa bianconera sono tutti cedibili, meno Chiesa.

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