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  • L'Atalanta passa con un Muriel stratosferico. Per Gasperini un solo difetto, ma in Coppa Italia è da record

    L'Atalanta passa con un Muriel stratosferico. Per Gasperini un solo difetto, ma in Coppa Italia è da record

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Primo tempo tutto dell’Atalanta, secondo un pochino più equilibrato, ma il passaggio dei bergamaschi ai quarti di finale è più che meritato. Domani conoscerà il nome del prossimo avversario, Napoli o Fiorentina, ma sa già che la partita si giocherà a Bergamo dove i nerazzurri, con Gasperini in panchina, hanno vinto tutte le partite di Coppa Italia tranne quella del 2018 con la Juventus. Non solo, ha vinto 16 delle ultime 17 gare interne di Coppa, mantenendo 10 volte la porta inviolata.

    Ha deciso un gol di Muriel, protagonista di un primo tempo fantastico. Nella partita dell’Atalanta c’era un solo difetto: non è riuscita a chiuderla prima dell'87', quando Maehle ha raddoppiato in contropiede, lasciando così al Venezia la possibilità di agguantare il pareggio e i supplementari che avrebbero complicato la vita a tutt’e due le squadre. Per il Venezia prosegue il momento difficile, nelle ultime 9 partite ufficiali ne ha vinte solo una, quella dei sedicesimi di Coppa Italia.

    COME AL SOLITO - Un classico l’attacco alla partita: aggressiva, arrembante e concreta l’Atalanta, tremolante, incerta e fragile il Venezia. E’ successo tutto in mezzo minuto, prima (11'14") le due strepitose parate di Lezzerini su Muriel e Pessina (respinta da terra), poi il gol di Muriel (11'48') con un’azione tipicamente atalantina, un tocco e via da destra a sinistra, Hateboer, Miranchuk, Freuler, palla a Muriel, controllo col braccio o con la spalla, dribbling con pallone dal destro al sinistro in area piccola, Crnigoj a vuoto, 1-0 per l’Atalanta. Il gol è stato convalidato dall’arbitro di campo Pezzuto, dal guardalinee Vecchi, dal varista Maggioni e dall’assistente al Var Lo Cicero, dunque va preso per buono, ma con un’inquadratura dietro l’altra i dubbi restavano.

    SOLO ATALANTA - Non ce n’erano, invece, di dubbi, sulla legittimità della vittoria dell’Atalanta
    , padrona del gioco in lungo e largo per tutto il primo tempo. Il Venezia aveva in testa solo il campionato, solo l’Empoli, come del resto aveva detto Zanetti alla vigilia, e nei primi 45' si è visto solo due volte con due attacchi in contropiede finiti nel nulla. Zero parate di Musso. Rispetto allo 0-3 col Milan, il tecnico veneziano aveva cambiato 8 giocatori, restavano solo Svoboda, Okereke e Ampadu, che però ha cambiato ruolo diventando difensore in una difesa a 3. Fra i nuovi il portiere Lezzerini, decisivo in questa partita per evitare alla sua squadra una vera disfatta.

    MURIEL STRATOSFERICO - Gasperini ne aveva cambiati 6 rispetto al 6-2 di Udine, ma per le assenze di quasi tutti gli attaccanti (Ilicic, Malinovskyi, Zapata e Piccoli, oltre a Zappacosta e Gosens) era stato costretto a confermare Muriel. Costretto si fa per dire, perché quando il colombiano è in queste condizioni non si può tenere fuori. Gol a parte, Muriel ha dato spettacolo: imprendibile per la difesa del Venezia ha riempito la partita di colpi spettacolari. Nelle ultime 34 presenze da titolare con la l'Atalanta in tutte le competizioni, il colombiano ha preso parte a 35 gol con 24 reti e 11 assist. Decisivo? Di più. Alle sue spalle si muovevano Pessina e Miranchuk. Dopo l’1-0, l’Atalanta ha creato altre tre occasioni da gol, la prima con un assist di tacco di Muriel per Pezzella (parata di Lezzerini), la seconda con un altro assist di tacco del colombiano per Freuler (nuova deviazione di Lezzerini), la terza con un colpo di testa di Koopmeiners (su cross di Hateboer) con palla che ha toccato la parte alta della traversa. Al Venezia si poteva ascrivere un solo merito: al 45', nonostante quanto creato dai bergamaschi e grazie alle parate di Lezzerini, era ancora in partita.

    RILANCIO CON HENRY - Vista l’inconsistenza del suo attacco, nell’intervallo Zanetti ha tolto Okereke per far entrare il più robusto Henry, oltre a Molinaro che ha lasciato il posto a Schnegg. E in effetti una scossa c’è stata. Dopo un’occasione di Hateboer (diagonale deviato da Lezzerini, anche se non è stato concesso il corner), il Venezia ha alzato il ritmo e aumentato il volume del suo gioco offensivo. Fiordilino ha avuto sul piede la palla del pareggio, ma il recupero di Hateboer l’ha deviata in angolo. Poi Crngoj ha pareggiato con un gran sinistro al volo da fuori area, ma Henry era davanti a Musso, in fuorigioco passivo, gol annullato. Infine altra possibilità con Henry. Dopo 10 minuti di Venezia, riecco l’Atalanta con il palo pieno di Pezzella (di destro...) su assist di Miranchuk. La squadra di Gasperini stava perdendo un po’ di velocità e di brillantezza, così il tecnico l’ha ritoccata con De Roon al posto del giovane Scalvini che in questa partita (peraltro ben giocata) ha stabilito un record: è stato il primo nato nel 2003 a partire titolare in una gara dell'Atalanta. Il cambio ha portato la difesa a 4, con Hateboer e Pezzella terzini e Demiral e Palomino al centro, mentre De Roon ha rimpolpato il centrocampo come centrale, fra Freuler e Koopmeiners. Poco prima, Schnegg aveva rischiato il rosso per un intervento bruttissimo su Hateboer: ha preso solo il giallo e gli è andata bene.

    L’ERRORE DI MUSSO - Il Venezia ha avuto la più grossa occasione per un controllo di piede sbagliato di Musso, sulla palla si è avventato Henry ma il portiere ha rimediato con una respinta di...sterno. Per evitare altre sorprese, Gasperini ha fatto due sostituzioni poco prima della mezz’ora, Pasalic per Muriel (meno incisivo nella ripresa) e Maehle per Pezzella. Senza prime punte, l’Atalanta era piena di trequartisti e quello centrale era Miranchuk, con Pasalic alla sua sinistra e Pessina alla sua destra. Il Venezia ci stava provando davvero, con la spinta del nuovo entrato Mazzocchi e la prestanza fisica di Henry, quando l’Atalanta è partita in contropiede sfruttando l’errore di Schnegg: Maehle-Pasalic-Maehle, due a zero. Quando si dice i cambi e il livello dei cambi: nocivo quello di Schnegg, decisivi quelli di Maehle e Pasalic.

    IL TABELLINO
    Atalanta-Venezia 2-0
    MARCATORI:
    12' pt Muriel (A), 43' st Maehle (A).
    ATALANTA (3-4-2-1): Musso 5,5; Scalvini 6 (21' st De Roon 6) Demiral 6 Palomino 6; Hateboer 6,5 Koopmeiners 6,5 Freuler 6 Pezzella 6,5 (28' st Maehle 7); Miranchuk 6,5 Pessina 6,5; Muriel 7,5 (28' st Pasalic 6,5). Allenatore: Gasperini 7
    VENEZIA (3-4-2-1): Lezzerini 7,5; Svoboda 6 Caldara 6 Ampadu 5,5; Crngoj 6,5 (10' st Mazzocchi 6) Tessmann 5 Fiordilino 5 (32' st Peretz sv) Molinaro 5 (1' st Schnegg 4,5); Johnsen 5,5 Kiyine 5,5 (17' st Heymans 6); Okereke 5 (1' st Henry 6,5). Allenatore: Zanetti 6
    ARBITRO: Pezzuto di Lecce 6

    AMMONITI: 28' pt Koopmeiners (A) per fallo di mano, 41' pt Fiordilino (V), 9' st Schnegg (V), 32' st Ampadu (V) e 47' st Johnsen (V) per gioco falloso
     

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