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  • La Juve perde Barzagli e Benatia: Paratici ha già trovato i sostituti

    La Juve perde Barzagli e Benatia: Paratici ha già trovato i sostituti

    • Andrea Distaso
    Come da abitudine, la Juventus programma con largo anticipo il suo futuro. Una delle priorità in vista della prossima stagione per il direttore sportivo Fabio Paratici è quella di puntellare una difesa che perderà quasi certamente Andrea Barzagli per "raggiunti limiti di età" e Mehdi Benatia, che reclama un maggiore impiego e che già per la riapertura del mercato del gennaio è una situazione da monitorare. I profili che la Juventus ha individuato come possibili sostituti dei partenti sono noti da tempo e portano a tre giocatori.

    PRENOTATO DE LIGT - Da questa lista ne usciranno due e la scelta potrebbe cadere su un giocatore considerato come un prospetto futuribile da far crescere con calma e uno più "pronto" per confrontarsi sin da subito alla pari con i totem Bonucci e Chiellini. Il primo identikit porta al centrale olandese dell'Ajax Matthijs de Ligt, ragazzo classe 1999 su cui hanno messo gli occhi praticamente tutte le big d'Europa, dal Barcellona al Manchester City, passando per Bayern Monaco e Paris Saint Germain. Ma la Juve parte da una situazione di vantaggio, perché il suo procuratore é Mino Raiola, con cui le relazioni sono ottime, e in secondo luogo Paratici si é mosso sul giocatore con largo anticipo sulla concorrenza. Tanto che la scorsa estate il ragazzo è stato a Torino in gran segreto per visionare la città e le strutture del club bianconero. Il suo contratto con l'Ajax scade a giugno 2021 e la valutazione si aggira sui 50 milioni di euro.

    DUELLO TRA 'ITALIANI' - Il secondo nome è destinato invece ad emergere dal mercato italiano. Un difensore che conosca dunque i segreti del nostro campionato e che non paghi lo scotto dell'adattamento a un sistema tattico diverso e di più difficile comprensione. Risponde in pieno a questi parametri Kostas Manolas, giocatore classe '91 che la Roma ha messo sotto contratto fino al 2022 e che ha perà una clausola rescissoria oggi accessibile, da 36 milioni di euro. Un fronte aperto al quale sta lavorando il ds giallorosso Monchi per evitare che anche il greco, dopo Pjanic, possa essere ingolosito dalla prospettiva di trasferirsi a Torino per cercare di portare a casa quei trofei che nella Capitale tardano ad arrivare. Di 6 anni più giovane, ma già al secondo anno consecutivo da titolare nella Fiorentina è Nikola Milenkovic, l'ultimo gioiello pescato nei Balcani da Pantaleo Corvino. Un gigante di 195 cm capace di abbinare alla forza fisica una grande padronanza tecnica e una duttilità che lo ha spesso portato a disimpegnarsi come terzino destro in alcune occasioni con Pioli. Il suo nome è finito quasi inevitabilmente nelle discussioni tra la Juve e i viola nell'ambito del passaggio in prestito di Pjaca in Toscana, esattamente come quello di Chiesa. Milenkovic ha un contratto con la Fiorentina fino a giugno 2022 e la sua valutazione balla già tra i 30 e i 40 milioni di euro.  

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