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  • L'Alcione centra la storia: prima promozione in Serie C, la terza squadra di Milano è realtà

    L'Alcione centra la storia: prima promozione in Serie C, la terza squadra di Milano è realtà

    • Gabriele Stragapede
    “Sei troppo bella per dirti addio, tu chiami e poi noi tutti ubbidiamo. E tra chi nomina il tuo nome invano, ci sono anch’io Milano Milano”. Era l’anno 2002 e i riformatisi Articolo 31 (duo musicale composto da J-Ax e DJ Jad, pionieri e fondatori della scena rap italiana) dedicavano un canzone – Milano Milano - alla propria città, la cara e tanto amata quanto odiata Milano. Come i grandi della storia della musica, i loro versi d’amore sono diventati un inno generazionale nei confronti di una metropoli che li ha visti nascere, crescere, nutrirsi di essa e maturare. E il verso di questo ritornello si addice alla trionfale stagione dell’Alcione di Giovanni Cusatis, perché tra quelle persone che nominano invano questa città, da pochi minuti, c’è anche l’Alcione Milano SSD. È infatti ufficiale, grazie al successo per 3-0 ottenuto oggi contro Borgosesia (che rende impossibile la rimonta del Chisola, uscito sconfitto 1-2 dal match contro Città di Varese, ormai a -9 a 2 giornate dalla fine del Girone A della quarta divisione della scala gerarchica del nostro calcio), la prima storica promozione in Serie C per la vera terza squadra di Milano.

    DA VICE DI SANNINO ALLA STORIA - Un cammino trionfale, quello portato a termine dal tecnico ex vice di Giuseppe Sannino al Watford e a Catania, una storica promozione per una società nata nel 1952 e che mai si era anche solo lontanamente avvicinata a tagliare un traguardo di così ampia portata. Un percorso, la cui partenza può essere fissata all’estate del 2021. Dopo la separazione con Omar Albertini, che aveva trionfato nel campionato di Eccellenza prima di trasferirsi a Pavia, la società milanese aveva scelto di affidare la panchina della prima squadra a una figura di esperienza e carisma come l'ex tecnico del Legnano che, in carriera, aveva allenato, oltre che in Serie D con il Milano City, anche in Lega Pro Seconda Divisione con Pro Patria e Alessandria e in Serie C con l’ AJ Fano. Una promozione divenuta ufficiale oggi, ma che oramai era diventata la ragione d’esistere dell’Alcione. La Serie C era solo questione di tempo.

    ERA QUESTIONE DI TEMPO – Ad Albertini va dato il grande merito di aver portato l’Alcione a conquistare l’accesso all’ultimo livello dilettantistico della piramide del calcio italiano, la Serie D. Era il 2021, ma per salire ancora di livello, bisognava cambiare strada. Arriva Cusatis e, dopo un primo campionato terminato a metà classifica (11° posto nel 2022), ecco che l’Alcione mette subito in chiaro l’obiettivo primario: la promozione in C. Nel corso dell’ultima annata, la 2022-23, la società milanese contende l’accesso diretto al professionismo al Lumezzane. Solo 6 punti hanno separato i due club nell’ultima stagione, con l’Alcione costretto a disputare i playoff dopo il 2° posto ottenuto. Playoff che l’Alcione, tanto per cambiare, vince con merito sconfiggendo Desenzano e Casatese. Ma i playoff in D, si sa, non garantiscono la promozione in C, anzi. L’unica importanza che hanno è garantire alle squadre vincitrici di acquisire punteggio nella graduatoria di ripescaggio. Ripescaggio che, passato recente, non avviene dopo il ricorso respinto dal Collegio di Garanzia, ma questa è un’altra storia. Poco male per il sodalizio orange. Lo dicevamo tanto: era solo questione di tempo.

    UNA CAVALCATA TRIONFALE - Un campionato da assoluta dominatrice: 78 punti in 36 partite, 23 vittorie, 68 gol fatti e 24 subiti, grazie al lavoro incredibile di Cusatis. L’Alcione si è dimostrato solido, frizzante, intraprendente, cinico quando serviva, frutto dell’immenso lavoro da parte di tutto lo staff tecnico e da parte di tutto il comparto dirigenziale che hanno permesso a una società del milanese di entrare nell’élite del professionismo, di essere riconosciuta come la vera terza squadra di Milano.

    LAVORO DI SQUADRA - Gioco, risultati e successi, con una cavalcata incredibile che ha portato a distanziare l'inseguitrice principale, quel Chisola sconfitto 2-1 nell’ultimo scontro diretto. Merito di un direttore sportivo come Matteo Mavilla, ex giocatore della Tritium. L’Alcione Milano ha ricostruito la coppia vista a Legnano con Giovanni Cusatis. Prima dell’Alcione, Mavilla aveva anche lavorato in due grandi piazze: Legnano e Seregno, dove ha contribuito alla promozione degli Spartans in Serie C. Merito del presidente Marcello Montini e di Giulio Gallazzi - in gioventù capitano della nazionale italiana di Football Americano – che guida la holding GM Sport Ventures a cui fa capo la società. Merito di quei leoni arancioni che sono scesi in campo durante la stagione.

    DA MORSELLI A CHIERICHETTI: GLI EROI – Gli eroi di questa stagione, oltre al tecnico milanese, hanno i volti del bomber Fabio Morselli, 28enne che ha marchiato a fuoco la promozione con le sue 14 reti, del centrocampista classe 2002 Andrea Pio Loco, cresciuto nelle giovanili del Monza, terzo miglior marcatore con 8 gol dopo la punta Francesco Manuzzi - autore di una doppietta decisiva quest'oggi - e insieme all’attaccante Luca Battistini (8 reti). Ma non possiamo dimenticare anche Paolo Chierichetti, giunto dal Como, 20enne terzino destro goleador che ha siglato ben 5 reti in questa stagione, ma nemmeno i giovanissimi Tommaso Caremoli e Christian Foglio (quest’ultimo arrivato in estate dalla Primavera del Milan) o del sempreverde Riccardo Barbuti, una vita da bomber di provincia. Così come bisogna sottolineare le prestazioni di calciatori come il portiere Federico Agazzi, il centrocampista Stefano Bonaiti o il difensore Andrea Venturini e il capitano Mario Piccinocchi. Tutti grandi protagonisti, tutti artefici della storia di questa società. C-ongratulazioni Alcione, benvenuto nel professionismo alla terza squadra di Milano.

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    cambia nick ^^^
    cambia nick ^^^

    Che bella storia….cosa hanno fatto per meritatsi un articolo di giornale rispetto alle altre che...

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