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  • Milan, Kessie: 'Giampaolo aveva bisogno di tempo, pronti a dare il massimo per Pioli. Rigorista? E' Piatek'

    Milan, Kessie: 'Giampaolo aveva bisogno di tempo, pronti a dare il massimo per Pioli. Rigorista? E' Piatek'

    Da Giampaolo a Pioli, il Milan è pronto a ripartire anche con Franck Kessie. Il centrocampista ivoriano ha concesso una lunga intervista a Sportmediaset, nella quale ha commentato il cambio in panchina: "Ho appreso la notizia mentre ero in nazionale. Noi siamo giocatore, chiunque arrivi allenatore e staff dobbiamo dare sempre il massimo e agire da professionisti. Per fare quello che dobbiamo fare fino alla fine".

    COSA NON HA FUNZIONATO - "Perché non si vedeva un gioco propositivo? Secondo me è un lavoro diverso dell'allenatore, ha dato un altro sistema di gioco, ma per fare quello che voleva mancava un po' di tempo. Quando metti la maglia di un club come il Milan non c'è tempo, perché c'è pressione e tutto. Dispiace per l'allenatore, secondo me è mancato tempo per fare quello che voleva. Difficile per i più giovani? C'era tanto lavoro da fare, ma quando arriva un nuovo allenatore e un nuovo staff deve avere il tempo di fare tutto, perché ha iniziato già la preparazione senza alcuni giocatori, con una parte del gruppo e noi siamo arrivati dopo. Così ha fatto fatica nelle prime sette giornate".

    PIOLI - "Non ho mai lavorato con lui e ora ne ho la possibilità, devo vedere cosa vuole il mister sul campo. Siamo tutti pronti a dare il massimo e mentalmente siamo forti, carichi per ricominciare il campionato e dare di più. Abbiamo iniziato male però dobbiamo reagire, dare il massimo fino alla fine per lottare per l'obiettivo".

    SI PUO' SVOLTARE - "Siamo determinati, ma lo eravamo anche con Giampaolo, è mancato olo tempo. Siamo gli stessi giocatori dell'anno scorso, dobbiamo dare il massimo come abbiamo fatto fino ad adesso e lottare fino alla fine".

    RIGORISTA - "Il mister ha detto che il rigorista è l'attaccante, per dargli fiducia. Quando l'attaccante non segna ha bisogno di fare uno o due gol per stare meglio".

    RAPPORTO CON PIATEK - "Ha detto che lo faccio morire dal ridere? Mi trovo bene con tutti e scherzo con tutti nello spogliatoio. Se sta soffrendo? Piatek è un attaccante e quando un attaccante non segna non sta bene, adesso è tornato ed è carico, andare via con la nazionale gli ha fatto bene".

    COSA CHIEDE AI COMPAGNI - "Chiedo ai miei compagni di fare come abbiamo fatto fino adesso, reagendo sempre da professionisti. Il calcio è così, non puoi vincere sempre tutte le partite. Dobbiamo sempre lavorare, facendo il massimo, per tornare al sorriso".

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