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  • Milan, la 'legge' Rangnick è chiara: acquisti low cost, i top player li crea lui

    Milan, la 'legge' Rangnick è chiara: acquisti low cost, i top player li crea lui

    • Angelo Taglieri
    La storia di Ralf Rangnick è chiara. E a ribadirlo ulteriormente ci sono i numeri. Numeri e cifre degli acquisti passati, quelli fatti da dirigente per rinforzare l'RB Lipsia e portarlo ai quarti di Champions League (per il momento), quelli che sono arrivati in sordina per diventare poi giocatori contesi dalle big. E il Milan è pronto ad affidarsi al tedesco proprio per questo: la capacità di creare top player in casa, facendo parlare il campo e i risultati. 

    GLI ACQUISTI PIU' CARI - Da dirigente, Rangnick, che in rossonero verrebbe per fare il manager, lavorando in campo ma dicendo la sua sul mercato, non ha mai speso più di 30 milioni di euro per acquistare un nuovo calciatore. Il più caro della sua storia è Naby Keita, che l'RB Lipsia preleva dai cugini del Salisburgo per 30 milioni di euro (ed è stato rivenduto al Liverpool per 65...). A seguire, Kampl, centrocampista prelevato dal Bayer Leverkusen per 20 milioni di euro. Poi, tutti sotto questa cifra (nella gallery i 10 acquisti più cari di Ralf Rangnick). Werner compreso: pagato 14, prossimamente rivenduto a 60.

    TRA THEO E SZOBOSZLAI - Quindi niente top player dal mercato, ma da costruire, formare, far crescere con la maglia rossonera indosso. Giovani di grandi prospettive, come può essere Szboszlai; talenti inespressi, come è stato Theo Hernandez la scorsa stagione; come poteva essere per il Milan e lo è stato per l'RB Lipsia: Dani Olmo. Tra questi estremi si muoverà Rangnick. Che non comprerà top player, cercherà di "costruirli". E che proverà a puntare sugli uomini giusti cercando di fare del Milan il posto giusto al momento giusto.

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