Calciomercato.com

  • Milan, Pioli: 'Inter la più forte da 4 anni, ma ha vinto solo 2 Scudetti. Leao capitano contro la Juventus'

    Milan, Pioli: 'Inter la più forte da 4 anni, ma ha vinto solo 2 Scudetti. Leao capitano contro la Juventus'

    • Daniele Longo
    Stefano Pioli, allenatore del Milan, presenta la sfida contro la Juventus nella consueta conferenza stampa della vigilia a Milanello. 

    Come motiverà i ragazzi: "È semplice, ci tocca dimostrare come vogliamo finire. Se pensiamo di meritare di arrivare secondi possiamo farlo, dipende da noi. Se pensiamo di non meritarlo e vogliamo fare queste ultime partite senza stimoli e concentrazione, sarebbe un errore. Conosco i giocatori e non penso sia così. Dobbiamo dare il massimo".

    Se le ultime partite possono essere un test per chi ha giocato meno: "Non scelgo di giocare per l'anno prossimo, ma per vincerle tutte. A meno che il secondo posto poi non sarà assicurato".

    Le caratteristiche della Juventus che teme: "Squadra solida, può trovare il gol in ogni momento. Forte sulle palle inattive. Ha tutto per essere una squadra importante".

    Se è frustrante sminuire i risultati del Milan solo perché davanti c'è l'Inter: "Credo sia stato un errore non sottolineare il cammino dell'anno scorso in Champions, non so da cosa sia dipeso. Se abbiamo sbagliato noi, io, a comunicare. Però il fatto che lo Scudetto vada all'Inter, che ci abbia eliminato l'Inter... Fa la differenza per tutto il nostro ambiente. Fino a qualche anno fa quando il Milan arrivava secondo e vinceva la Juve, il Milan aveva fatto ciò che doveva. Ora sono i nostri rivali ad aver vinto e i nostri errori vengono rimarcati. Dobbiamo avere spalle larghe e dobbiamo migliorare a fare tutto, ciò che l'Inter fa".

    Sul problema gol subiti: "Nelle ultime partite abbiamo trovato avversari pronti e bravissimi a sfruttare i nostri errori. Loro hanno fatto errori e noi non li abbiamo sfruttati".

    Sui complimenti di Inzaghi e se il Milan può competere l'anno prossimo: "Fa onore a Inzaghi, ma è più facile fare i complimenti agli avversari quando vinci. L'anno scorso l'Inter ha preso tanti punti dal Napoli, le stagioni poi cambiano, si azzerano. Il livello è molto alto e per essere di quel livello devi essere forte. L'anno scorso erano 18 punti, poi ha vinto lo Scudetto".

    Se si potevano evitare le espulsioni: "Il Derby è il Derby, c'era tanto nella partita. Non me la sento. Certo che domani sarebbe stato meglio avere tutti a disposizione".

    Sulla scelta di Adli al posto di Bennacer: "Ismael non è ancora al 100%, le due partite con la Roma non mi avevano soddisfatto del tutto. Yacine è molto attento nella fase difensiva e penso sia il giocatore più affidabile".

    Se Theo Hernandez è pronto per essere un super leader e se Ibrahimovic è una figura da cui ripartire: "Sono scelte che dovrà fare il club. Sul carisma, sulle qualità umane di Zlatan non servo io come sponsor. Decideranno sopra di me, non so che ruolo avrà. Zlatan vuole il bene del Milan e prenderà le decisioni migliori. Theo è un giocatore fortissimo e può essere importante per il futuro del Milan".

    La priorità che si era dato nel derby e su Okafor e Chukwueze: "Volevo essere compatto in fase difensiva, quindi le scelte erano in fase difensiva. Cercando poi di avere possibilità in possesso palla. Quando poi subisci il gol su palla inattiva metti gli avversari nelle condizioni ideali. Il piano ha funzionato fino a un certo punto. Okafor e Chukwueze stanno bene, possono giocare. Poi sta a me fare le scelte".

    Dopo il trend negativo nei derby, quello positivo con la Juve: "È molto importante".

    Sulla mancata conferenza dopo il derby: "Non ho voluto non fare la conferenza. La società ha deciso per tempistiche. Altrimenti sarei stato in silenzio fino a fine stagione. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità".

    Se il Milan è pronto per gestire il dopo tempesta: "Deve, è una prova anche questa. Bisogna dimostrare di poter superare le difficoltà".

    Cosa ha detto Ibra: "C'è sempre e cerca di darci fiducia e sostegno per superare il momento critico. Vinciamo, gioiamo e siamo tristi cercando di superare i momenti difficili insieme".

    Quel è stato l'anello mancante: "L'uscita dall'Europa League è stata determinante, così come quel mese in cui abbiamo preso il distacco dall'Inter. Sono stati solidi e continui, noi non ci siamo riusciti a tenere quel livello. Tutte le squadre non ci sono riuscite".

    Sulla mancanza di equilibrio di quest'anno: "Aspettiamo la fine del campionato, poi ognuno tirerà le somme sul positivo e negativo".

    Se sono stati i 10 giorni più difficili e se Leao sarà capitano: "In questi cinque anni ci sono stati momenti molto positivi, senza vie di mezzo, con momenti molto negativi. Questo è stato molto negativo. Questo è il più vicino e quindi molto doloroso. Darei tutto quello che ho per cambiare i risultati dei derby, ma non si può. Devo avere le spalle larghe e fa parte del mio lavoro. Leao sarà capitano, la vive come tutti noi. Un dolore forte vederli festeggiare perdendo il derby, non ci resta che reagire e riscattarci".

    Se è difficile dare un senso a queste cinque giornate: "No, abbiamo tanti punti a disposizione. Dobbiamo dimostrare chi siamo, che siamo il Milan e che vogliamo uscire da queste difficoltà".

    Se la squadra ha dato tutto: "Abbiamo dato tutto, ma non sempre abbiamo messo in campo le nostre qualità sempre. L'Inter è quattro anni che è la squadra più forte e ha vinto solo due Scudetti, noi non lo siamo mai stati, ma abbiamo lottato per le posizioni di vertice. Abbiamo dato tutto, ma non siamo sempre riusciti ad alzare il livello".

    Che Milan sarà: "Dovremo lottare e dare il massimo, come se fosse l'ultima partita. Così dobbiamo ragionare e dobbiamo avere questo atteggiamento. Lottando su ogni pallone ed essendo determinati. Loro stanno bene, ma vogliamo difendere il secondo posto".

    L'umore dello spogliatoio: "È facile trovare motivazioni, tra virgolette. Non possiamo fermarci a queste delusioni subite e date ai tifosi. Dobbiamo avere voglia di riscatto e orgoglio. Dobbiamo rimanere compatti e voler lottare fino alla fine. Siamo professionisti, siamo attaccati a ciò che facciamo, ma abbiamo il dovere di rialzarci e buttare in campo le migliori prestazioni possibili".

    Commenti

    (268)

    Scrivi il tuo commento

    Utente Cm 442736
    Utente Cm 442736

    Si più le Coppe Italia e le Supercoppe. Pioli impara la matematica voi spendete e gli altri vinco...

    • 2
    • 0

    Altre Notizie