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  • Recanatesi presenta il suo libro 'Lazio, i derby della gloria'. Mauri: 'E quello più importante, lo abbiamo vinto!'

    Recanatesi presenta il suo libro 'Lazio, i derby della gloria'. Mauri: 'E quello più importante, lo abbiamo vinto!'

    • Luca Capriotti, nostro inviato

    Franco Recanatesi presenta il suo libro "Lazio, i derby della gloria": "Sono partito dal primo derby, subito dopo la fondazione della Roma, ma mi sono soffermato sui personaggi, a partire dal primo giocatore attore biancoceleste (con due film ad Hollywood), poi D'Amato, la storia del primo striscione al derby nel '32 (recitava "forza Lazio"), il turco Can Bartu, ricco che giocava per hobby e spendeva tutti i guadagni in vestiti in via Frattina".  Arriva fino all'ultimo derby dei 4 pali, è una storia che non finisce mai".


    Ha parlato brevemente Stefano Mauri, ricordando che "il derby più importante lo abbiamo vinto" (parla della finale di Coppa Italia nel 2013).  Oddi, protagonista dello Scudetto '74, ha ricordato l'atmosfera derby: "Avevo amici carissimi che diventano nemici. Prima dei derby io non uscivo mai, non andavo nemmeno a fare la spesa. Mi cercavano, mi volevano ostacolare, mi davano fastidio. Il primo derby da titolare è stato emozionante, mi venivano a cercare a casa per parlare con me. Quando ho letto all'Olimpico il mio nome nella formazione non ci credevo. Vincemmo con gol di Nanni e fu una liberazione, appena tornato a casa sono andato in tutti i bar, e cercavo i miei amici ma non ho trovato nessuno. I miei derby erano così, a partire dal mio quartiere. Il derby di Roma fa sognare, ti può portare in alto o mandare in basso. È troppo importante, e mi auguro che quest'anno sia come il nostro"
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    Bruno Giordano: "Quel derby prima della mia cessione è rimasto indelebile, l'ha vinto Felice Pulici, paró tutto anche le mosche. Vincemmo 1-0 con mio gol. Il derby appartiene a Roma come storia, il mio ultimo derby l'ho vissuto anche male, sapevo che sarei andato via, ho segnato di testa sotto la Sud. Ne feci tanti anche al settore giovanile, al Tre Fontane ne ricordo anche qualcuno con 3-4mila  tifosi giallorossi attaccati alle reti. Mi proposero di andare alla Roma con la fascia da capitano più un motorino, ma dissi di no, la Lazio già mi scorreva nelle vene".

    Delio Rossi: "Mi riesce difficile parlare dopo Oddi e Giordano, che hanno vissuto derby da laziali e da domani. Io sono arrivato in un momento particolare, di contestazione contro la società, che veniva dai fasti di Cragnotti. Le persone che mi hanno incontrato quando ero un signor nessuno mi dissero: "Ci saranno due derby, e i derby per noi sono tutto". Ho giocato diversi derby sempre da sfavoriti. Nel ricordo è rimasto un derby, andavo da Suor Paola ogni giovedì, volevo adottare un altro bambino. Ad una cena Suor Paola disse: "Se vinciamo il derby mi tuffo in una fontana", e io gli ho risposto: "Se lo fai tu mi butto anche io". La notizia è uscita, nonostante fosse una cosa privata. All'una e mezza di notte, mi chiama Suor Paola che si stava tuffando nella fontana. Il team manager della Lazio, Manzini, mi ha portato e mi sono tuffato, ed era il 16 dicembre. Il derby di Roma è diverso, non dà solo 3 punti. Se lo vinci stai bene fino al ritorno, se perdi il secondo devi aspettare un anno per giocarlo. Questo derby mi mette paura, perché la Lazio è più forte e parte favorita. Il derby sfugge a tutte le regole, anche perché molte volte i derby sono decisi da episodi. Sulla carta la Lazio parte favorita, ma non vorrei ci fosse un atto di presunzione. Mi farebbe piacere che la Lazio manifestasse la sua superiorità in campo, senza sufficienza, per dimostrare di essere più forte della Roma".

    La presentazione si chiude con le parole di Hernanes, ex centrocampista Lazio: "Mi è dispiaciuto perdere il derby, per fortuna che l'anno prossimo ce ne sono altri due".

    Mauri ha parlato anche prima della presentazione: "La sconfitta di Napoli? La Lazio ha fatto la sua partita, avrebbe meritato qualcosa in più, sta continuando nel suo percorso di crescita che la sta facendo diventare una grande squadra. Scudetto? Ancora troppo presto, il pensiero principale è rivolto solo al derby, non si guarda alla classifica. A metà marzo ci si pensa, ora bisogna giocare una partita alla volta. Lazio più forte della Roma? Lo dice la classifica, ai derby vengono spesso azzerati i valori reali, spesso vengono vinti dalle squadre sfavoriti,  è una partita a sé, la classifica conta poco". 

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